ROVERETTO - "Finalmente Manzano! Noi gli outsider dell'Eccellenza"
Intervista all'attaccante classe 1987 che ieri la Manzanese ha presentato. Marco: "Non prometto 20 gol, darò però il massimo"
Marco Roveretto approda alla Manzanese, la società del suo paese: "Com'è andata? Semplice, stavo aspettando qualche chiamata dalla D e valutando delle proposte, nessuna mi aveva completamente convinto, è arrivata la sollecitazione di Pippo Fabbro, ci siamo trovati, mi ha illustrato quello che ha in mente, un progetto ambizioso e insieme ponderato, un percorso di alcuni anni, due o tre, ed eccomi qua, carico ed entusiasta".
Finalmente Roveretto giocherà nella sua Manzano...
"Da quando sono ragazzino ho sempre sentito dentro la voglia di giocare nel mio paese, ho riflettuto qualche giorno sulla proposta e l'ho sposata".
E sul piano logistico?
"Vivo a Vicenza con la mia ragazza da quasi tre anni, lei lavora lì, quindi farò avanti e indietro e mi appoggerò ai miei genitori".
Tornare in Eccellenza sembrerebbe un passo indietro...
"Certe volte bisogna farlo per poi compierne due in avanti. Qui ho trovato strutture che non si vedono spesso neanche in serie D, tanta passione, la voglia di fare calcio anche a livelli più alti di quelli attuali e persone che mi vogliono bene. Era giusto provarci".
Il tifoso Braida le chiede 20 gol...
"Non prometto niente, un paio di volte in passato l'ho fatto e non è andata bene. Si parte per dare il massimo, ogni stagione ha la sua storia".
Che ruolo potrà recitare la Manzanese nel prossimo campionato di Eccellenza?
"Secondo me il Tamai verrà ripescato in D, ci sono due-tre formazioni che sulla carta si contenderanno il titolo, noi possiamo ritagliarci il ruolo di outsider. In un campionato lungo trenta giornate tutto può succedere, anche perché non mi sembra che ci sia lo squadrone o la corazzata fuori portata".