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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - La nuova stagione è alle porte

Dimenticare al più presto la passata stagione. La squadra che verrà

La nuova stagione dell’Udinese è alle porte

È da diverso tempo che i tifosi dell’Udinese approcciano il nuovo anno calcistico sperando di poter vivere un campionato da protagonisti. Nelle ultime stagioni, tuttavia, le cose non sono andate benissimo ed a farne le spese è stato il rapporto tra la famiglia Pozzo e la tifoseria. I tempi in cui i bianconeri risiedevano stabilmente nelle zone nobili della classifica sembrano ormai un lontano ricordo ed anche in questa sessione di calciomercato estivo latitano i colpi di mercato in grado di infiammare l’entusiasmo della piazza. L’Udinese, pertanto, si prepara a disputare un altro campionato senza particolari ambizioni di classifica e, ancora una volta, l’obiettivo minimo stagionale pare rappresentato dal raggiungimento di una salvezza anticipata.


Dimenticare al più presto la passata stagione

Lo scorso campionato, con ogni probabilità, è stato uno dei più deludenti della storia recente dei friulani. Le ambizioni e gli obiettivi di inizio stagione, con il passare delle settimane, avevano lasciato il passo alla rabbia ed alla delusione dei tifosi, ormai esasperati dai risultati poco edificanti dell’ultimo periodo. Dopo un girone d’andata tutto sommato positivo, a partire dall’inizio di 2019, l’Udinese aveva iniziato a mettere in fila una seria incredibile di risultati negativi che avevano portato dapprima all’esonero di Julio Velázquez e, poi, a quello di Davide Nicola, colpevole di non essere stato in grado di dare lo scossone emotivo auspicato dalla società. Dalla giornata numero 29, la dirigenza aveva così deciso di richiamare alla guida dei bianconeri Igor Tudor, allenatore croato che già nella passata stagione aveva permesso ai friulani di conquistare la salvezza senza particolari patemi d’animo. Anche questa volta, per la gioia di tutti i tifosi bianconeri, Tudor è riuscito a dare nuove motivazioni ad una squadra che sembrava spenta e si è portato a casa la sua seconda salvezza consecutiva. Se è vero che i risultati sportivi raggiunti dal tecnico croato gli hanno garantito la riconferma, è altrettanto vero che c’è grande interesse nello scoprire se Tudor, avendo la possibilità di lavorare sin dall’estate con il gruppo, riuscirà a fare meglio di quanto fatto l'anno passato.



L’Udinese che verrà

Il primo nodo che la società dovrà sciogliere è quello legato al futuro di Rodrigo de Paul. Il talentuoso esterno offensivo argentino, grazie alle sue giocate ed ai suoi goal, nella passata stagione è stato uno dei pochi a salvarsi ed ha letteralmente trascinato i suoi compagni alla conquista della salvezza. Le ottime prestazioni con la maglia dei bianconeri, hanno garantito a de Paul anche la convocazione nella Nazionale Argentina e, ad oggi, Rodrigo è sicuramente uno dei pezzi pregiati del campionato di Serie A. Nelle ultime settimane si rincorrono con sempre maggiore insistenza le voci riportate anche da Tuttosport che vedono l’Inter, il Milan ed il Torino interessate al talento argentino anche se, stando alle dichiarazioni della società, la famiglia Pozzo sembra intenzionata a fare immensi sacrifici per trattenerlo in Friuli almeno un’altra stagione. Inutile negare che la conferma di de Paul garantirebbe all’Udinese di ambire a traguardi che possano andare oltre la semplice salvezza e ciò è testimoniato dal fatto che, al 18 di luglio a quota 6,00 sul sito di scommesse online di Betway, la retrocessione dei friuliani, al momento, è ritenuta decisamente improbabile. Da quasi due settimane, ad ogni modo, il mister Tudor è al lavoro con gli uomini a propria disposizione, anche se ha già dichiarato in più di un’occasione che non disdegnerebbe l’arrivo di qualche rinforzo. Dopo l’arrivo di Jajalo, nelle scorse ore, la società ha ufficializzato anche l’acquisto di Ilija Nestorovski. Il centravanti macedone, in arrivo dal Palermo, firmerà un triennale e si va ad aggiungere ad un reparto offensivo che con Okaka, Lasagna, Pussetto e de Paul potrebbe regalare discrete soddisfazioni alla tifoseria friulana.


Obiettivo minimo: salvezza tranquilla?

L’anno scorso, inutile negarlo, i tifosi dell’Udinese avevano seriamente temuto che la squadra potesse non riuscire a mantenere la categoria. Nonostante la rosa fosse decisamente meglio attrezzata rispetto a quella delle squadre invischiate nella lotta per non retrocedere, i bianconeri erano giunti ad un passo dal baratro. Solo le giocate di de Paul, i goal di Okaka e lo spirito di gruppo inculcato da Tudor, avevano permesso all’Udinese di risollevarsi e di arrivare, non senza difficoltà, alla tanto agognata salvezza. Se dunque quest’anno sia la società che la tifoseria vogliono evitare che si possa ripetere una simile situazione, l’unica strada da percorrere per riuscire in tale intento è quella che passa attraverso il duro lavoro quotidiano. Tudor dovrà essere bravo a dare una mentalità di squadra ad un gruppo che troppo spesso si è sciolto alla prima difficoltà e si è mostrato incapace di superare gli ostacoli che, via via, ha incontrato sul proprio cammino. Lavorare sulla mentalità sarà fondamentale per raggiungere la salvezza nel minor tempo possibile. Solo in un secondo momento, la squadra e la società potranno rivolgere la propria attenzione al raggiungimento di traguardi più ambiziosi. Il successo di una squadra passa inevitabilmente dalla conoscenza dei propri punti di forza e, soprattutto, di debolezza ed è proprio su questo aspetto che lo staff ed i calciatori dovranno lavorare più duramente.


Sebbene i tifosi bianconeri abbiano voglia di tornare a sognare in grande, appare di primaria importanza focalizzare l’attenzione sugli obiettivi minimi stagionali ed anche quest’anno, a meno che la famiglia Pozzo non decida di portare in Friuli dei calciatori in grado di far compiere alla squadra un sensibile salto di qualità, l’obiettivo minimo dell’Udinese sarà nuovamente il raggiungimento di una salvezza tranquilla.

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  Scritto da La Redazione il 30/07/2019
 

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