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Edizione provinciale di Tolmezzo


COPPA CARNIA - L'evviva di Zearo, Chiementin, De Barba e Dionisio

Parlano alcuni dei protagonisti del super Cavazzo, che nella serata di Osoppo spezza la serie delle finali beffarde e si prepara a dare l'assalto anche allo scudetto

Pacato ma ovviamente felice di aver vinto la terza Coppa Carnia su 42 edizioni, il presidente del Cavazzo Zearo: “Quest’anno è filato tutto liscio, come speravamo. I ragazzi stanno disputando un gran campionato con cinque punti di vantaggio sulla seconda – i Mobilieri, ndr – e su questo sono anche fiducioso. In Coppa venivamo da due scottature, con due pareggi e poi uscire sconfitti ai calci di rigore. Nelle precedenti otto finali, sono in due occasioni eravamo riusciti a portare a casa il trofeo, la prima nel lontano 1979, la più recente nel 2015. In questa nona volta siamo riusciti finalmente a vincere tranquillamente per 5-1, ma gli onori vanno anche agli avversari del Villa. Inoltre desidero ringraziare la Nuova Osoppo per la perfetta organizzazione di questo evento dinanzi ad un magnifico pubblico, stimato sulle mille persone”.

*****
La Coppa mancava al Cavazzo da quattro anni, nei due anni precedenti  non era andata bene, stavolta mister Chiementin è come l’asso pigliatutto: “Era un appuntamento molto importante, preparato bene. Venivamo da un periodo in cui anche in campionato vinciamo spesso e questa è una doppia soddisfazione. In questa finale abbiamo incontrato unì’ottima squadra e non era facile affrontarla, avendoci lavorato solo due giorni. I ragazzi ha messo in pratica tutto quanto avevamo provato in allenamento e di ciò ne sono ampiamente soddisfatto”.
E’ un Cavazzo che gioca, diverte e vanno in gol un po’ tutti, merito anche del mister: “L’anno scorso sono arrivato in corso d’opera trovando una squadra non al meglio della condizione. In questa stagione, potendo iniziare dalla preparazione, ho inculcato la mia mentalità, i miei principi e i ragazzi sono stati bravi a seguirmi negli allenamenti con molta attenzione. Da non dimenticare, dietro abbiamo una società che ci permette di ottenere tutto questo. Cosa chiedere di più? Qui dicono che al Cavazzo non serve l’allenatore, possono giocare tranquillamente da soli - scherza il mister – ma io non sono di questa idea. Qualche sassolino me lo toglierò a fine campionato”.   

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Davanti a oltre mille sportivi in tribuna e sul parterre, il Cavazzo non ha avuto grosse difficoltà a superare un Villa che raramente ha impegnato la retroguardia viola. Ma all’inizio la squadra è sembrata contratta, ed il capitano Andrea De Barba ad ammetterlo: “E’ sempre bello disputare una finale e soprattutto davanti ad un gran cornice di pubblico, raccoglie tutto il calcio della Carnia in una serata. Finora avevo giocato quattro finali in carriera e vinta solo una, finalmente ho potuto alzare il trofeo per la seconda volta. Nella prima parte della gara eravamo un po’ contratti, non giocando sciolti come al solito poi, una sbloccato il risultato, siamo migliorati sul piano del gioco. Se temevamo la cabala? No, anzi, ci è servito a crescere, dobbiamo esser più cattivi in ogni fase di gioco e non cedere fino al triplice fischio”.

*****
Appena entrato sul terreno di gioco al posto di Nait, Angelo Dionisio ha fornito l’assist a Marcon per il terzo gol del Cavazzo: “Quel gol ha messo in discesa la nostra gara anche se il 3-1 poteva riaprirla. Siamo stati bravi a rituffarci in avanti e realizzare altri due gol. Arrivavamo dalla scottata dell’anno scorso e pertanto l’attenzione era al massimo. In questa Coppa non abbiamo mai sottovalutato alcun avversario, neppure il Cercivento nella gara di ritorno, giocata come fosse finita 0-0 all’andata. Ora ci tuffiamo di nuovo nel campionato, sperando di portare a casa anche quel titolo. Poi se sarà doblete o triplete, vedremo”.

Andrea Citran

La videointervista ad Angelo Dionisio...

 
Il servizio:

COPPA CARNIA - Finalmente Cavazzo!

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  Scritto da La Redazione il 08/08/2019
 

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