TRIESTINA - Mensah: altro che batosta, ce la siamo giocata...
Orgoglio e un pizzico di rammarico in casa alabardata per la sconfitta con la Juventus. I commenti di Ramsey e Sandro
Grande soddisfazione e onore in casa rossoalabardata – sia tra i giocatori sia nello staff - per aver potuto sfidare una big del calcio italiano. Come fa trapelare ad esempio l'attaccante della Triestina Davis Mensah: “E' stata una grande emozione giocare una partita contro i campioni di Italia. E abbiamo rischiato di pareggiare... Si pensava di prendere una batosta..., l'1-0 fa male, perdere rompe le scatole sempre, ma ce la siamo giocata. Sono arrivati in squadra dei ragazzi splendidi, tutti bravi. Ci impegniamo per dare il massimo e vogliamo provare a vincere. La concorrenza in attacco? Ci vuole, basti pensare a Moscardelli e Besenghi del Pisa che sono rimasti in panchina nella finale di ritorno dei play-off. Aiuta a dare di più”.
Sul versante juventino parla il centrocampista Aaron Ramsey: "Sono molto orgoglioso ovviamente per il mio esordio, sono felice per questo, per i minuti che ho giocato e per poter dare il mio contributo. Sto bene, ho fatto un ottimo recupero, adesso posso migliorare sempre più per aiutare la squadra. Sono molto carico per questo nuovo campionato, è una nuova esperienza, una lega nuova per me e sono concentrato per preparare la mia prima partita ufficiale. Abbiamo avuto un'ottima pre season, abbiamo un nuovo allenatore e dobbiamo cercare di abituarci alle sue idee, al suo gioco. Penso che la squadra sia in buona forma e spero che avremo davanti a noi una stagione ricca di successi".
E l'esterno sinistro Alex Sandro: “Siamo veramente ansiosi di iniziare la stagione. Abbiamo già assimilato la mentalità di Sarri e, sappiamo che cosa fare. Tutti dobbiamo ancora migliorare naturalmente, ma siamo sulla strada giusta. Dobbiamo comandare il gioco e tenere di più il pallone, ma alla fine la cosa più importante è vincere la partita. La squadra sta bene, tecnicamente e fisicamente, certo che dobbiamo crescere, ma secondo me ci siamo”.
Massimo Laudani