E' andato all'Udinese il trofeo messo in palio per la quinta edizione del Torneo nazionale di calcio giovanile "Memorial Lucio Olivo", che si è disputato sui campi di Amaro e Cavazzo Carnico e che ha visto la partecipazione di otto squadre di ottimo livello appartenenti alla categoria Giovanissimi/Under 15.
Dopo che nella mattinata erano stati disputati i gironi di qualificazione, che hanno visto da una parte (a Cavazzo) l'Empoli imporsi, nell'ordine, sulla Rappresentativa della Delegazione di Tolmezzo, sul Pordenone e sulla Triestina, dall'altra (ad Amaro) l'Udinese avere la meglio su Chievo Verona, Rappresentativa del Cadore e Padova.

Nel pomeriggio sul "campo centrale" di Cavazzo si sono giocate le gare per definire la classifica della manifestazione. Hanno aperto, con la gara valida per il 7° ed 8° posto, il Padova e la Triestina, con i veneti che hanno evidenziato la loro superiorità aggiudicandosi meritatamente il match per 3-1.
Nel successivo incontro, con in palio il 5° e 6° posto, il Pordenone, al termine di una gara equilibrata, ha avuto la meglio sulla Rappresentativa del Cadore per 1-0.
Nella finale per il 3° e 4° posto si sono affrontate la Rappresentativa della Delegazione di Tolmezzo (ottima prestazione complessiva per la formazione Carnica, guidata da Cosimo Lo Martire e che, nel corso della mattinata, ha avuto la meglio su squadre del calibro di Pordenone e Triestina, soccombendo solamente al cospetto dell'Empoli) ed il Chievo Verona, con gli scaligeri che, con un gol per tempo, si sono imposti per 2-0. Ha chiuso il torneo la sfida valida per l'aggiudicazione del Torneo fra l'Empoli F.C. (notoriamente uno dei migliori settori giovanili italiani) e l'Udinese Calcio. Alla fine ha avuto la meglio la squadra friulana, "la miglior Udinese vista nelle varie edizioni del Memorial Olivo", con il classico risultato di 2-0. Le reti, una per tempo, di Cauti e Tomat, sono state entrambe molto belle.
A seguire si sono svolte le premiazioni sul campo, alla presenza del presidente del Comitato regionale Figc Ermes Canciani.

Andrea Citran