PAGNUCCO - Un Rive d'Arcano giovane, che duri nel tempo
Intervista al nuovo timoniere della creatura di patron Minisini, che tra una settimana affronterà il Sistiana nel debutto ufficiale della stagione... "Il presidente è un mangia-allenatori? No, ma intanto punto a mangiare... le castagne"
A una settimana dall'esordio ufficiale stagionale, che vedrà il Rive d'Arcano ospitare - nell'andata del primo turno di coppa Italia di Promozione - il Sistiana, Michele Pagnucco ha fatto il punto della situazione per quel che riguarda la matricola di patron Minisini.
- Sono due mesi che è entrato nel mondo “Rive”: quali sono le prime impressioni?
"Decisamente positive. Ho trovato una società “presente”, appassionata, con un’organizzazione maniacale, professionale, come piace a me. Staff e ragazzi devo pensare a lavorare al meglio perché messi nelle migliori condizioni".
- Si aspettava qualcosa di più o di diverso dal mercato o si ritiene soddisfatto della rosa di calciatore messale a disposizione?
"Le vedute mie e delle società combaciavano. Abbiamo percorso la via del ringiovamento della rosa, vuoi per la necessità dei fuoriquota prescritti dal regolamento, vuoi per una scelta “futuristica”. L’anno scorso l’obiettivo era la promozione e la società aveva costruito una rosa esperta, adesso l’idea è di creare un gruppo che possa durare nel tempo con ragazzi giovani ma che hanno già sperimentato la categoria".
- Ci sono tanti giovani nella sua squadra, lei è ormai riconosciuto nell’ambiente uno che adora lavorare e fare crescere i giovani: ci sono prospetti interessanti in questa rosa?
"Ho voluto un gruppo di fuoriquota di almeno 10 elementi per poterli valutare e vedere chi fosse pronto a confrontarsi con la categoria. Anche perché non avendo la Juniores ed essendo la stagione lunga ed insidiosa non volevo farmi trovare scoperto nei giovani da utilizzare.Ho preferito puntare su diversi ragazzi anche sotto età (2002) per farli crescere con i senior sempre nel progetto in divenire di cui ho parlato prima. Sono stupito e molto soddisfatto di come si applicano tutti i ragazzi. Non mi piace fare nomi, ma credetemi, ci sono prospetti veramente interessanti con la testa già da calciatori maturi".
- Minisini , il suo presidente, dicono sia un “mangia allenatori”: la cosa la preoccupa almeno un po'?
"No, affatto! Conosco il presidente da 22 anni per questioni lavorative e stiamo parlando di una persona vera, schietta e appassionata. Mi inseguiva già da calciatore e dopo tanti corteggiamenti il matrimonio si è concretizzato. Lui vuole serietà, lavoro a testa bassa e vincere, e su tutti e 3 i punti siamo estremamente simili. Poi dovrò rendere conto a lui e alla società dei risultati come è giusto che sia visto quanto tempo e risorse ci mette il patron è i suoi più stretti collaboratori Moreno Burelli e Carlo Midena. Io posso solo promettere tutto il mio impegno, poi il calcio è bello anche per la sua imprevedibilità. Detto questo il primo obiettivo è quello di arrivare a mangiare... le castagne".
- Quest’anno ha trovato anche uno staff tecnico tutto nuovo, con due vice e un nuovo preparatore dei portieri, oltre alla fisioterapista. Dopo un mese di lavoro quali sono le sensazioni?
"Non nego che avrei portato con me l'intero staff avuto nell’esperienza di Camino, ma per diversi motivi come lavoro e distanza non ho potuto concretizzare l’idea. Detto questo la società mi permesso di integrare al confermato Castellano e alla fisioterapista Chiara un nuovo preparatore dei portieri come Franco Toso e un vice come Olsen Gallinelli. Non serve dire chi sono e tanto meno quanto siano preparati. Sono fortunato ad averli con me così da differenziare ed entrare nei dettagli del lavoro che vogliano proporre".
- Per chiudere questa chiacchierata è interessante sapere cosa le ha chiesto la società: quali sono i vostri obiettivi?
"Insieme alla società vogliamo costruire qualcosa di duraturo e per fare ciò bisogna aver pazienza. Non dimenticandoci mai da dove veniamo. Siamo una neopromossa e come tale dobbiamo rimanere coi piedi per terra. La voglia è di fare un campionato divertente, divertente per il Rive".
Sara Midena