La Triestina è chiamata alla missione di San Benedetto del Tronto nella seconda giornata del campionato di serie C. Si giocherà domenica primo settembre alle 17.30 (allo stadio Riviera delle Palme) in diretta streaming video su sporteleven e in streaming audio – per chi non è residente nel capoluogo regionale, dove “valgono” anche le tradizionali radio - sul sito internet di Radio Attività. Arbitrerà Matteo Gariglio di Pinerolo, che si affiderà al supporto degli assistenti di linea Giulio Basile di Chieti e Giuseppe Di Giacinto di Teramo. Entrambe le formazioni hanno vinto al debutto, la Sambenedettese dell'uruguaiano Montero – ex difensore pro e ora allenatore - a Fano per 3-1 (contro una compagine data a rischio retrocessione dai pronostici) e i giuliani in casa per 2-1 sul Gubbio. Un buon viatico per i giuliani, reduci da una stagione di tanti punti lasciati alle avversarie medio-piccole. Ritroveranno i difensori Lambrughi e Formiconi dopo la squalifica e potrebbero variare qualcosa a centrocampo rispetto alla prima di sette giorni prima.

Lo storico “compagnone” William Billy Marcuzzi, componente dello staff rossoalabardato con mansioni relative alla preparazione atletica, indica la strada. “Come dice il Pava (il mister Massimo Pavanel, ndr) vogliamo fare qualcosa di speciale, ma dobbiamo farlo di squadra. Peccato che l'amore per la squadra non è ancora esploso pienamente, emerge solo in certe circostanze come peraltro è da tanti anni ed è un peccato anche per gli investimenti fatti dalla dirigenza. Domenica scorsa non siamo stati brillantissimi, avendo sofferto la temperatura elevata del pomeriggio dopo aver giocato di sera contro la Cavese e la Juventus. Il caldo valeva in ogni caso per tutti, però siamo riusciti a vincere, essendo stati cinici e abbiamo segnato il secondo gol su una ripartenza veloce e provata in allenamento”.

Il buon Marcuzzi svela anche: “Mauro (Milanese, ndr) sta attuando una sua tattica personale da quando dirige la Triestina da due anni, ovvero vuole parlare a quattr'occhi con i giocatori che gli interessano ai fini dell'acquistarli. Vuole capire – grazie alla sua esperienza - la loro determinazione e voglia nel venire da noi, capirne insomma le motivazioni. Ci deve essere una spinta emozionale e non farlo solo per un fattore economico, che muove molti calciatori. Però è vero che poi i nuovi acquisti vanno inseriti in una rosa di 25 – 26 giocatori....”.

E ancora: “Ormai viviamo una realtà in cui si vuole e si deve fare pressione per tutti i 95' – 100' della durata delle partite, perciò i cinque cambi spendibili sono di gran aiuto in tal senso per gestire le energie perchè bisogna avere sempre condizione e corsa. In Coppa ce n'erano solo tre e si è vista la differenza, in ogni caso pure i giocatori devono essere bravi a regolarsi e a prepararsi al meglio. Mensah è un esempio eclatante. Ha capito di dover salire un gradino e durante l'estate ha lavorato in modo diverso, nella scorsa stagione era più pigro e ora è molto più brillante, basti pensare che nell'amichevole con la Lazio ha messo in difficoltà Lazzari, che è molto veloce”. Infine una battuta veloce sulla nuova tappa alla porta: “Speriamo di fare bene. Confermarci servirebbe anche per l'autostima e per i tifosi”.

Massimo Laudani