SECONDA - Rigore sbagliato: a Ravascletto succede di tutto...
Episodio movimentato attorno al 40’: dopo due rigori consecutivi, uno parato e l’altro, con il cucchiaio visto sfilare sopra la traversa, l’estremo difensore di casa ha pensato di deridere l’avversario. Risultato: doccia anticipata ma anche arbitro nel pallone. Convalida in gol il rigore calciato fuori. Poi i giocatori la convincono dell’erroraccio
Episodio curioso oltre che censurabile in quel di Ravascletto durante il primo tempo della gara contro la Val del Lago. Siamo a metà quando l’arbitro, la tolmezzina Alba Goi, concede un calcio di rigore agli ospiti. Calcia Ivano Picco il cui tiro viene parato dal portiere De Infanti. L’arbitro però lo fa ripetere in quanto alcuni giocatori del Ravascletto erano entrati in area prima del tiro. Fin qui tutto bene; Picco torna sul dischetto e cerca di uccellare il guardiano con il cucchiaio, ma gli riesce male e il pallone sorvola la traversa. Ecco che De Infanti, a mo’ di sfottò, si esibisce in un censurabile gestaccio nei confronti dell’avversario (ma tutti hanno assistito) e viene giustamente espulso. Nella confusione, diciamola così, la signorina Goi non si era accorta che il pallone fosse finito sul fondo, bensì era convinta che Picco avesse fatto gol e stava per riprendere il gioco da centrocampo. Tra le proteste generali gli onesti giocatori della Val del Lago fanno presente all’arbitro l’errore e quindi fa riprendere il gioco con la rimessa dal fondo.
Interpellato sull’episodio, il presidente del Ravascletto Walter Fracas, il quale conferma in toto i due episodi, il gestaccio e il gol inizialmente convalidato per errore; il massimo dirigente non le manda certo a dire: “Posso capire alcuni errori di valutazione arbitrali ma non accorgersi di un rigore calciato sopra la traversa, convalidando un gol inesistente, non mi pare tanto da sottovalutare. Come ci sono giocatori molto bravi, altri un po’, meno, altri ancora mediocri e taluni scarsi, così lo sono anche gli arbitri. Per i giocatori ci sono gli allenatori a seguirli in campo, gli arbitri invece no, è già difficile vedere i loro osservatori e intanto subiamo le conseguenze dei loro grossolani errori. Ci è capitato due volte recentemente con lo stesso direttore di gara con alcune sue decisioni totalmente sbagliate a nostro danno, fatte notare anche dagli avversari, ma inutilmente. La stagione? Fortunatamente siamo vicini al nostro obiettivo salvezza, quasi raggiunto, ma con 4 punti in più, quelli delle decisioni arbitrali errate, potevamo esserlo matematicamente. Sono soddisfatto di questo 0-0, colto in dieci per un’ora con tra i pali un ragazzo, Macor Plazzotta, non ancora diciassettenne, che però non ha dovuto neppure compiere una parata”.