Dopo il giorno - complicato - dell'addio a Patrick Bertino, ecco quello dell'accoglienza riservata a Fabio Rossitto e Sante Bernardo. Ed è più semplice sicuramente questo martedì per i dirigenti della Manzanese con in testa il presidente Filippo Fabbro, che spiega i motivi del clamoroso avvicendamento: "Oggi per noi è un giorno importante, che segna un passaggio fondamentale nel nostro percorso; abbiamo scelto l'avvicendamento della guida tecnica avendo concluso il rapporto di collaborazione con Patrick Bertino. Da oggi inizia una nuova avventura, una nuova era, perchè noi siamo arrivati qua in società 3 mesi fa, abbiamo ereditato un progetto molto buono, ma sul quale volevamo innestare le nostre idee su come svilupparlo e integrarlo. E' chiaro che abbiamo avuto bisogno di tempo per valutare se potevamo coesistere con chi era già qui e se le vedute fossero o meno simili. Questa scelta ha ragioni progettuali che nulla hanno a che vedere con un discorso di risultati e di campo, risultati e basi date alla squadra di cui siamo, tra l'altro, assai soddisfatti. Fabio Rossitto è la figura di riferimento a cui abbiamo voluto affidarci: sono orgoglioso che abbia accettato questa proposta, è elemento cardine del progetto, ci auguriamo una collaborazione che duri nel tempo. Fabio sarà l'allenatore della prima squadra ma anche il direttore tecnico che seguirà pure il settore giovanile. Incarnerà principi e valori, umani e professionali, darà la sua impronta alla società. Il mio è un discorso quasi filosofico, sono colpito dal fatto che abbia sposato questo progetto, un progetto che guarda alla crescita complessiva della Manzanese: è il nostro sogno e vogliamo cercare insieme di realizzarlo". 

L'investitura del presidente Fabbro è raccolta con semplicità da Fabio Rossitto che sottolinea: "La Manzanese è una società in crescita, dotata di strutture importanti e che ha intrapreso un percorso particolarmente interessante perché incentrato sul settore giovanile. Ecco, sono qui per aiutare a portarlo avanti a 360 gradi, e l'intento sarà quello di costruire qualcosa che duri nel corso degli anni partendo dai bambini, dai giovani. Il nostro modello, con le dovute proporzioni, potrebbe essere l'Ajax... La prima squadra? Non mi è stato chiesto di portarla in serie D, anche se gli elementi di qualità non mancano, da Nastri a Cudicio, che ho già allenato, a Roveretto, che conosco. Ho visto la Manzanese giocare due-tre volte e questa squadra può fare bella figura e divertire, ma soprattutto dovrà dare spazio ai giovani, consentendo loro di crescere e di fare esperienza. Certo, se arriveranno anche le vittorie, tanto meglio". 

Dal canto suo, Sante Bernardo aggiunge: "Ho sposato in pieno il progetto a lungo termine proprio perché è un progetto a lungo termine che parte dai ragazzini per arrivare alla prima squadra. La presenza di una persona dello spessore di Fabio Rossitto rende ancora più unica questa opportunità e credo che seguendo Fabio potrò imparare tante cose".