Con un tiro e mezzo in porta la Juventina coglie i primi tre punti stagionali soffrendo non poco un Sistiana resosi pericoloso soltanto nell’ultima mezzora. Non che i triestini abbiano tirato molte volte in porta, si possono contare sulle dita di una sola mano e ne avanzano, ma hanno fallito l’occasionissima per pareggiare, fallendo un rigore a poco a una decina di minuti dal termine. La Juventina così capitalizza la perfetta punizione di Selva al 25’, si mangia il raddoppio con una ciofeca di Pinatti a due passi dal portiere, poi nel finale palo e Furios neutralizzano i penalty di Tomizza.

L’ANGOLO DEL VAR

Arbitro: Giacomo Trotta sez. Udine 7.5. (AA1: Alberto Beltrame sez. Udine 7; Matteo Vindigni dez. Basso Friuli 7).
Direzione da tanto di cappello quella del fischietto friulano, non sbaglia praticamente nulla e non ci son contestazioni, tranne quelle  di routine convenzionali, ma nulla di che. Ben coadiuvato anche dai due assistenti, sempre attenti.

I casi analizzati:

- 25’: la punizione da cui nasce il gol della Juventina è sacrosanta, dai 20 metri, posizione centrale. Kozuh subisce fallo, l’arbitro attende lo sviluppo dell’azione in quando il pallone sta per raggiunger un compagno, ma quando il vantaggio non si concretizza con l’interposizione di un avversario, sanziona il fallo.

- 38’: non visto dalla terna, ma dagli occhi elettronici sì, Selva rifila una manata in faccia a Zlatic. Nulla di che beninteso, ma era del tutto gratuita e gli è andata bene.

- 18’ st: qualche protesta del Sistiana quando Colja termina a terra appena dentro l’area, in zona vertice, ma non c’è irregolarità tale da evocare il calcio di rigore.

- 38’: nessun dubbio invece quando Germani viene messo a terra al centro dell’area dal difensore. Rigore ineccepibile, poi fallito da Tomizza.  

A cura di Claudio Mariani