ECCELLENZA - Virtus Corno sulla luna. Forza Paciulli
Seconda, strepitosa vittoria della squadra di Caiffa, che espugna il rettangolo del Fiume Bannia dopo una partita piena di capovolgimenti. E' Tomada a firmare il 4-3 con una prodezza. E i biancazzurri salgono a quota 11 in classifica...
Virtus Corno sulla luna. I biancazzurri sconvolgono gerarchie e previsioni e salgono a quota 11 nella classifica dell'Eccellenza, sbancando il fortino del ruspante Fiume Bannia nell'anticipo della sesta d'andata. Undici punti sono un'enormità per la matricola affidata a Stefano Caiffa, ma sono tutti guadagnati sul campo, meritatamente. E dimostrano una volta di più che le parole stanno a zero, e che quello che conta è quello che succede sul rettangolo erboso, di settimana in settimana.
Oggi Fiume e Virtus hanno regalato un signor spettacolo, affrontandosi con impeto, a viso aperto, cercando i 3 punti, fidando nelle proprie qualità tecniche, tattiche, atletiche e agonistiche. E chi ha visto la partita si è divertito, compresi palati fini e genuini come quello di Stefano De Agostini, attuale mister del Belluno, che a fine match si è congratulato con i due colleghi.
Il risultato finale è stato di 4-3 per gli ospiti e si spiega, anche ma non solo, con qualche ingenuità in cui si è inciampati da una parte e dall'altra.
Pronti, via e passa subito il Fiume con la punizione battuta dallo specialista Alberti; Caucig, al rientro dall'infortunio, deve inchinarsi alla beffarda traiettoria di una conclusione non dinamitarda, ma velenosa e molto precisa.
Ma la Virtus incassa bene e riparte, pur non avendo a disposizione attaccanti di ruolo; i giovani di Caiffa, però, si gettano su ogni palla, anche quelle vaganti che sembrano perse; gli ospiti hanno gente che nel breve fa male, la velocità unita alla generosità possono farne di danni in 90' e rotti di gara. Ad Alberti risponde Furlan per l'1-1. Al 32' ritorna a condurre la squadra di casa: nella circostanza Caucig è ingenuo e molle nell'uscita in mischia dopo aver chiamato il pallone, Giacomini va in anticipo deciso, il suo guizzo è vincente. Potrebbe essere una mazzata devastante, ma anche stavolta la Virtus non si disunisce e continua a lottare, a provarci. Gli dà una mano il Fiume al 45', commettendo un'ingenuità difensiva che costa la concessione di un calcio di rigore: Kalin aziona il piede fatato e fa 2-2.
Anche la ripresa viene presa di petto, i ritmi restano alti, gli arrembaggi continuano. E' la formazione di casa a prendere in mano il pallino del gioco, esponendosi tuttavia alle ripartenze ospiti. E al 62' Martincigh santifica il contropiede fiondato, andando in gol per il sorpasso virtussino.
Il Fiume, figurarsi, non ci sta, ma il 3-3 matura su calcio di rigore abbastanza opinabile: Alberti risponde presente dal dischetto e l'equilibrio è ristabilito. Il finale però riserva amarezze per i padroni di casa: Paciulli, dopo uno scontro di gioco, si infortuna alla spalla: in bocca al lupo al mitico bomber, nella speranza che il guaio sia superabile in tempi non lunghi.
All'86' ecco materializzarsi la giocata che vale i 3 punti: Tomada fa il Paciulli, realizzando un gran gol e mandando in paradiso i biancazzurri tutti, a cominciare da mister Caiffa e dal presidente Libri che applaude il tecnico, i ragazzi, il loro spirito indomito, ma ricorda che "il campionato è ancora lunghissimo e dobbiamo assolutamente tenere i piedi per terra".
A quota 11 in classifica, però, splende il sole. Il bello del calcio non è forse questo?