PRIMA B - Segnano gli ex, a Teor il derby è senza vinti
A Zanin risponde Andrea Tonizzo. I nerazzurri colpiscono due pali, i giallorossi sfiorano il raddoppio. Coppino determinante, ma deve uscire dopo un'oretta
TEOR - RIVIGNANO 1-1
Gol: 42’ Zanin, 63' Tonizzo.
TEOR: Flebus, Bianchin, Gobbato, Cignolin, Ponte, Luca Zanello, Zanin, Pinzani, Coppino (15’ st. Peresson, 22’ st. Gourchane), Mazzone (38’ st. Faggiani), Furlan (30’ pt. Gaio). All. Willy Pittana.
RIVIGNANO: Belligoi, Zanirato, Alex Romanelli, Tonizzo, Michele Romanelli, Lekiqi, Pighin, Cecon, Colautti (18’ st. Alberto Zanello), Menazzi (1’ st. Pinzin), Sciardi. All. Peter Livon.
ARBITRO: Francesco Caputo di Pordenone.
NOTE - Ammoniti Zanin, Michele Romanelli, Ponte, Cecon, Gobbato.
Teor. E’ il derby signori! Lo spettacolo è sempre assicurato, almeno a livello di tensione emotiva e chi ha disertato lo stadio ha avuto davvero torto. Spalti comunque quasi pieni. E’ derby, d’accordo, ma Teor e Rivignano, affratellati da qualche anno dal medesimo gonfalone comunale, non hanno né ruggini, né rivalità velenose, per cui l gioco in campo fila liscio e il clima dentro e fuori resta nella norma. Però, dall’una e dall’altra parte ci tenevano a vincere, eccome! Chi guarda il risultato con maggior soddisfazione? Il Teor che giocava in casa è passato in vantaggio e ha incassato il pari nell’unica disattenzione commessa in 95’, o il Rivignano che si è dimostrato squadra quadrata, brava a proporre trame ariose, ma incapace di essere davvero cattiva sottoporta? Beh, difficile dirlo e allora l’1 a 1 può essere accettato.
Partono meglio i locali che costringono subito Belligoi a un’uscita kamikaze, ma è un fuoco che dura una manciata di minuti perché poi sono gli ospiti a tenere saldamente in mano il pallino, collezionando corner e costringendo gli avversari a rinculare a protezione della propria area di rigore lasciando Coppino isolato con il compito di allarmare i difensori rivignanesi. E infatti, alla prima occasione, il 43enne superbomber fa capire che anche marcarlo stretto può risultare inefficace: è il minuto 29 quando controlla e calcia da 35 metri un pallone che per Belligoi si trasforma in una saponetta che gli sfugge dalle mani e termina la corsa sul palo. Pittana, che già deve fare a meno di mezza difesa per squalifica, perde alla mezzora anche Furlan, inserisce Gaio in fascia e sposta Zanin in attacco. Una mossa che si rivelerà azzeccata. Il Rivignano gioca, ma non conclude e per creare pericoli ci vuole un erroraccio di Gaio che al 40’ si fa sradicare la palla da Pighin, fuga e tiro che però sorvola la traversa. Dall’altra parte, non scordiamoci, c’è sempre Coppino, che sul rovesciamento di fronte apre sul filo dell’off-side il corridoio per Zanin che difende bene il pallone sottorete e, spalle alla porta, si gira e infila Belligoi per il gol dell’ex: 1-0 al 42’.
Ripresa sulla falsariga del primo tempo: Rivignano arioso ma inconcludente e Teor bravo di rimessa. Su uno dei rari corner, al 57’, i giallorossi sfiorano anche il raddoppio, ma la traiettoria di Zanin manda la palla a danzare a un metro dalla linea bianca senza che Zanello riesca a buttarla dentro. Al 60’ scatta il momento topico della gara: esce Coppino per un affaticamento muscolare e questo è un segnale non solo tecnico e tattico, ma anche (e forse soprattutto) psicologico e morale. Il Teor perde il suo riferimento in attacco, il Rivignano si butta alle spalle ogni apprensione e comincia a spingere con maggior convinzione cingendo d’assedio l’area di Flebus. Al 62’ punizione da 20 metri di Sciardi, barriera aggirata, portiere battuto, ma c’è il palo a dire di no prima che la difesa spazzi in angolo. Sul corner però, tutti si dimenticano di Andrea Tonizzo, una vita a Teor, che indisturbato e senza nemmeno saltare, incorna la rete del pari. Nemmeno esulta per rispetto alla sua ex squadra. Contendenti stanchi, prevale la confusione a discapito della precisione: un gol annullato a Alberto Zanello, in evidente fuorigioco nel tap-in di testa dopo il secondo legno del Rivignano, un contropiede quasi letale, ma non sfruttato dal Teor, lasciano la gara in bilico fino al 95’. Poi, tutti al chiosco.
Angelo Miorin