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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE B - Incubo Juve: le Vespe pungono 4 volte il Ramarro

Brutta sconfitta a Castellammare di Stabia per il Pordenone. Primo tempo shock con la difesa inguardabile. In gol Misuraca per il momentaneo 1 -1. Poi una punizione di Burrai fissa il 4-2 finale

E venne il giorno del tracollo del Pordenone. Attilio Tesser sbanda a Castellammare, viene travolto senza appello per 4-2.E’ la seconda sconfitta con identico risultato dopo quello di Pescara. Una sindrome esterna (1 punto in 4 gare per i neroverdi) che inizia a farsi preoccupante, in netta contrapposizione con le gare giocate al Dacia Arena. Il tecnico, inviperito dopo l’amichevole con la Primavera del Venezia, aveva pesantemente rimarcato la necessità di evitare cali di tensione. Rimproveri inascoltati dalal squadra che gioca una gara senza giustificazioni, per come sono arrivati i gol (praticamente tutti dalla fascia sinistra occupata da De Agostini) e per come la squadra si è fatta infilare. All’8′ il vantaggio delle Vespe: angolo di Calò ed entrata a pesce di Mezavilla, che infila Di Gregorio. Il Pordenone prova a reagire e lo fa egregiamente, visto che il pari arriva quasi subito. Al 13′ Misuraca con un gran diagonale infila Russo per l’1-1 servito. Ma è un fuoco di paglia, perché le Vespe sono scatenate, pungono e attaccano da ogni parte, fino a provocare uno shock anafilattico.
Fanno tre gol incassati in pochi minuti: al 16′ perde palla Burrai, Canotto pesca Forte, che batte ancora Di Gregorio. Poi ci pensa Calvano a sfruttare un altro calcio d’angolo: girata in diagonale e Di Gregorio non può nulla. E c’è pure il poker: Canotto al 29′ trova lo spazio giusto e buca per la quarta volta Di Gregorio. Passivo troppo pesante e impensabile per poter recuperare il match. Finisce 4-2, l’autogol di Calò è un dettaglio in un pomeriggio nero e per il Pordenone è incubo Vespe. Inutile accampare scusanti per le assenze di Pobega, Chiaretti, Bassoli e Bindi, i campani hanno fatto una partita normale, dimostrandosi più “svegli” sulle palle inattive e sulla voglia, mentre i neroverdi anche nella ripresa, pur avanzando con maggior continuità, hanno combinato poco, troppo poco per un campionato di Serie B che non ammette pause. E forse la sosta per le nazionali ha pesato di più sul Pordenone, ma oggi sul Pordenone ha decisamente pesato un approccio troppo leggero e per Tesser la settimana sarà incentrata sulle contromisure da prendere per cancellare errori madornali e una prestazione insufficente.

JUVE STABIA – PORDENONE 4-2
Gol: 8′ pt Mezavilla, 13′ Misuraca, 17′ Forte, 20′ Calvano, 28′ Canotto, 85′ aut. Calò

JUVE STABIA (4-3-3): Russo; Vitiello, Mezavilla, Troest, Germoni; Calvano (27′ st Addae), Calò, Mallamo (24′ st Bifulco); Canotto (34′ st Melara), Forte, Elia. A disposizione: Branduani, Ricci, Melara, Vicente, Rossi, Cissè, Del Sole, Carlini, Fazio, Tonucci. Allenatore: Caserta.

PORDENONE (4-3-1-2): Di Gregorio; Almici, Barison, Camporese, De Agostini; Misuraca (25′ st Zammarini), Burrai, Mazzocco; Gavazzi (9′ st Candellone); Strizzolo, Monachello (38′ pt Ciurria). A disposizione: Jurczak, Stefani, Vogliacco, Semenzato, Pasa, Zanon. Allenatore: Tesser.

ARBITRO: Abbattista di Molfetta. Assistenti Margani e Perrotti. Quarto uomo Paterna.

NOTE: ammoniti Calvano, Troest, Strizzolo, Candellone. Angoli 5-4. Recupero: pt 2′, st 5′.

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  Scritto da Gianpaolo Leonardi il 19/10/2019
 

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