IL CASO - Anche Sinigaglia cade sui fuoriquota. Ma lo 0-3 è folle
La Maranese per pochi secondi di gioco (nei quali non è accaduto nulla di rilevante) non schiera il giovane del 2000 e ora perderà a tavolino la partita vinta sul campo contro la Sanvitese. Il tecnico: "A fine gara ho chiesto scusa ai ragazzi"
Maranese, il giorno dopo. Dopo essere scivolati sulla buccia di banana dei fuoriquota obbligatori: e la frittata costerà 3 punti, quelli conquistati sputando pallini in campo e battendo 2-1 una tostissima Sanvitese, e quelli che verranno persi a tavolino quando giovedì uscirà il comunicato ufficiale con i provvedimenti presi dal Giudice sportivo.
Ermanno Sinigaglia, l'allenatore della Maranese, ha faticato a prendere sonno nella notte tra domenica e lunedì, e si sente in colpa: "A fine gara ho chiesto scusa ai ragazzi, hanno disputato una prova straordinaria per generosità e impegno, e il mio errore ne ha compromesso l'esito".
Il cronista, però, conforta il tecnico dei lagunari: Sinigaglia fa parte della nutrita schiera di chi è incappato in un meccanismo infernale e il suo, al massimo, è un consorso in colpa. Perché non si può chiedere a un allenatore, nel vortice di una partita di calcio, di avere la lucidità di chi se ne sta nel salotto di casa, a guardare la televisione, accoccolato sul divano.
Un allenatore di calcio deve avere chi lo aiuta, lo protegge dal rischio di scivolare sulla buccia di banana dei fuoriquota. Che in Promozione è resa più viscida dal buco del '99: servono un '98, un 2000 e un 2001.
Cos'è successo ieri a Marano in quei 5 minuti scarsi tra il 25' e il 30' della ripresa? Che nell'ambito di una partita giocata alla morte dalle due squadre e vissuta sul filo del rasoio, la Sanvitese al 70' si porta in vantaggio, approfittando di un passaggio a vuoto difensivo dei padroni di casa. Sinigaglia subito interviene, vuole cambiare 2-3 giocatori per aiutare la squadra a reagire, a rimontare. Al 71' il classe 2000 Codarin chiede il cambio, è dolorante alla schiena, non ce la fa più a continuare. Al 72' avviene la sostituzione, al posto di Codarin entra il 2001 Galletti. Passa ancora un minuto e avviene l'errore: Sinigaglia (siamo al 74') toglie il 2001 Ros e inserisce il 1998 Regeni. In quel momento la Maranese schiera il 2001 Galletti, il '99 Battistella e il 98' Regeni. Manca il ragazzo nato almeno nel 2000. Trascorrono pochi secondi, il portiere Zanello è il primo a suonare l'allarme, si gioca qualche scampolo di match, poi ecco il cambio che sana la situazione: esce lo stagionato Brunzin, entra il 2001 Azizi.
Alla Sanvitese, che nella passata stagione sperimentò un accidente simile, c'è già chi ha visto e sa che i biancorossi vinceranno la partita 0-3 a tavolino. Ma in campo le squadre continuano a darci dentro: la Maranese colpirà con l'appena entrato Nadalin (all'80' subentra a Battistella) e proprio allo scadere grazie a Della Ricca, imponendosi per 2-1.
Ermanno Sinigaglia racconta: "In quei minuti c'è stata confusione, la voglia di intervenire dopo lo svantaggio sommata alla richiesta di Codarin di uscire mi hanno indotto a sbagliare. Ripeto, sono più che dispiaciuto, è il primo anno che ho a che fare con la regola dei fuoriquota e anche la Maranese è un po' che non militava in queste categorie. Anche una vicenda come questa dimostra quanto conti l'esperienza. Non ci resta che imparare la lezione, studiare un sistema che eviti che si ripetano casi simili e sperare che i 3 punti di domenica a fine campionato, un campionato duro e impegnativo, non si rivelino decisivi".
Il cronista aggiunge una notazione forse scontata ma che va fatta: in quei pochi secondi di match in cui la Maranese non schierava in campo il ragazzo del 2000 non è successo nulla di eclatante. Né c'è stata la benché minima volontà dei lagunari di ottenere un vantaggio dal mancato rispetto della regola. Ecco perché la penalizzazione dello 0-3 a tavolino - sanzione pesantissima - in questo come in analoghi accadimenti appare esagerata, del tutto fuori luogo. Andrebbe quindi evitata un'applicazione automatica e ferocemente assolutista del regolamento, da sostituire con una valutazione interpretativa caso per caso, con sanzioni commisurate alla effettiva gravità dell'infrazione commessa.