Le premesse per una bella partita c’erano tutte, due squadre in forma, posizioni di classifica di vertice, ambizioni di un campionato interessante… ma per stavolta, ahinoi, dobbiamo partire da un argomento che non vorremmo mai toccare, se non in modo marginale o in positivo. La designazione della terna arbitrale odierna (Gambin, Lappostato e Polo) è risultata inopportuna con un direttore di gara e i suoi assistenti apparsi non certo all'altezza del confronto. Tante le decisioni dubbie, se non errate. Un gol annullato al Rive apparso regolare, un rigore per il Prata (che c’era) partito da un probabile fallo di un centrocampista pratese. E poi tante decisioni poco comprensibili come l’espulsione di mister Pagnucco, fino ad arrivare all’allontanamento di Puto che avrà anche alzato la voce, ma in un contesto reso nervoso e in partita così importante la comprensione avrebbe dovuto prevalere.

La partita è stata comunque viva, ben giocata, con un Rive d’Arcano che ha per l’ennesima volta quest’anno dimostrato di essere squadra seconda a nessuno macinando, soprattutto nel primo tempo e a parità di uomini, una gran mole di gioco, con i suoi avanti (Trevisanato e A. Pontoni) più volte vicinissimi al goal, costruendo anche, come sopra riferito, l’azione per sbloccare il risultato annullata dall’assistente di linea. Sono invece due le sortite in avanti degli uomini Dorigo; la prima è di Benedetto in un’azione viziata da un fallo in partenza dei centrocampisti ospiti non rilevata dall’arbitro che permette al giocatore pratese di arrivare davanti ad Indovina autore di uno strepitoso intervento. La seconda porta al rigore anch’esso viziato da un inizio di azione non limpid , realizzato da Basso che spiazza il portiere di Pagnucco.
Il secondo tempo non cambia canovaccio fino al 63’ quando Puto, la cui sostituzione era già pronta a bordo campo, si fa espellere per una parolina di troppo.
Cambiano irrimediabilmente i piani di Pagnucco che aveva preparato un triplo cambio (Minisini, Caliò, Ciroi). Dorigo, invece, anche se in superiorità numerica decide di non rischiare nulla e bada solo a difendersi. L’azione del Rive rimane veemente creando più di qualche situazione dubbia in area pratese oltre ad una lunga serie di calci d’angolo. Dall’ultimo di questi, calciato al 95’ è Caliò a colpire di testa a colpo sicuro con la palla che però finisce beffardamente sul fondo.
Preziosissima vittoria del Prata che rimane in scia alla Spal (anch'essa oggi vittoriosa) e sconfitta amarissima per la squadra di Pagnucco che, al tirar delle somme, avrebbe meritato tranquillamente di dividere la posta.
Il presidente locale Minisini, apparso alquanto rabbuiato a fine gara, si è riservato di mandare una missiva alla federazione pregandola di intervenire nelle sedi opportune e chiedere maggiore attenzione nelle designazioni soprattutto in relazione all' importanza delle gare da disputare: “Una gara di vertice merita una terna di vertice” ha sottolineato amaramente il patron. (s.m.)