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Edizione provinciale di Udine


SERIE D - Calligaro: toccatemi tutto ma non il Cjarlins. E Zeman

Intervista al portierone della squadra di Massimiliano Moras all'indomani dell'impresa di Este e mentre comincia il conto alla rovescia in vista del derby di sabato al Della Ricca, ospite il Tamai

Il giorno dopo l'impresa di Este il cronista incappa nel portierone del Cjarlins Muzane, il fenomenale Angelo Calligaro. E parte una raffica di domande che la saracinesca addomestica con sapienza, pazienza e simpatia. 

Come sta Giannis Sourdis, il suo collega ieri abbattuto da una scarpata in testa?

"L'ho sentito in mattinata, ha passato bene la notte, senza dolori. Ma già un'oretta dopo la fine della gara aveva recuperato". 

Era da un secolo che Calligaro non scendeva in campo in partita: dica la verità, ha avuto un po' di tremarella almeno?

"Non ne ho avuto il tempo, neanche di riscaldarmi, tutto è capitato all'improvviso. Però, sì, era da un po' che non giocavo tanto che, al primo retropassaggio di Fabbro, stavo per prendere il pallone con le mani...". 

Però Calligaro ha funzionato...

"Ci si allena tanto per essere sempre pronti. Sarò controcorrente ma non ho nulla contro la regola dei fuoriquota, penso semmai che non gioco perché non sono abbastanza forte e, quindi, che devo allenarmi e migliorare per meritarmi il posto. Io la vedo così".

Con Sourdis il rapporto è buono?
"Ottimo, cerco di imparare da lui, che del resto è scuola Udinese. Ed è molto buono anche con gli altri due portieri, Moro e Gregoris: anche loro meriterebbero spazio, siamo un bel gruppetto, poi si sa che il nostro ruolo, per certi aspetti, è ingrato...". 

A Este l'avete combinata grossa.

"E' stata una bella domenica, soprattutto per come è finita la partita. Sì, una bella domenica". 

Guai a chi le tocca il Cjarlins Muzane, no?
"Sì, e guai a chi mi tocca Zeman. Noi sembriamo una squadra zemaniana, giochiamo per segnare un gol in più dell'avversaria di turno. So che detto da un portiere suona strano, ma il gol è il sale del calcio e vincere 5-4 è meglio che vincere 1-0". 

Siete una squadra piuttosto particolare...
"Viviamo questa avventura partita per partita, l'impegno è massimo, non veniamo sempre premiati dai risultati, dipende anche dalle situazioni, dagli episodi. Noi abbiamo queste caratteristiche, anche se dobbiamo indubbiamente darci dentro per migliorare, per trovare maggiore equilibrio". 

Questo campionato è una brutta bestia.
"Questo è un bellissimo campionato, non ci sono squadre materasso, nessuna è imbattibile. Vogliamo stare in alto, la strada da percorrere è ancora lunghissima". 

Il Vigasio non molla i 3 punti?
"In proposito non mi faccia dire niente, speriamo solo che non ci siano altre sorprese su quel match". 

Sabato ospiterete il Tamai di Moras, Smrtnik e Dukic: cosa dobbiamo aspettarci?
"Una gran bella partita, da venire a vedere. Affronteremo ragazzi che qui hanno lasciato il segno e che cercheranno il risultato positivo. Noi ancora di più". 

Il Cjarlins è una squadra di poeti, navigatori e pure... Santi, no?
"Dal nuovo attaccante, che accogliamo a braccia aperte, ci aspettiamo anche un bel po' di gol". 

Così parlò Angelo Calligaro un lunedì uggioso, il giorno dopo l'impresa di Este che l'ha visto una volta ancora protagonista.   

https://i.imgur.com/orzcUa0.jpg

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  Scritto da La Redazione il 09/12/2019
 

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