SERIE D - Lenisa sferza il Tamai: la squadra dimostri che ci crede
La disamina del mister alla vigilia del derby del Della Ricca col Cjarlins Muzane è senza sconti e improntata al massimo realismo
Alessandro Lenisa bada alla sostanza, al sodo. Il tecnico del Tamai non parla di formazione, di alchimie tattiche, non ricama. Cosa vuole il timoniere da tre settimane alla guida delle Furie Rosse? Le parole più gettonate sono tutte un programma: convinzione, determinazione, cattiveria, voglia. L'intero gruppo deve remare nella stessa direzione, la squadra deve essere squadra fino in fondo e sempre, non a corrente alternata.
La disamina di Lenisa alla vigilia del derby di domani al Della Ricca di Carlino con il Cjarlins Muzane (ore 15) è secca: "Il problema è di chi ci crede e di chi non ci crede. Con l'Este la squadra ci ha creduto, col Vigasio la buona volontà non è stata accompagnata da cattiveria e determinazione adeguate. Abbiamo perso la partita senza subire un tiro in porta, facendoci anzi un autogol: è ancora più grave perdere senza subire tiri in porta. C'è molto lavoro di fondo da fare, mi auguro che il derby sia di enorme stimolo; non guardo neppure il Cjarlins in questo momento, loro sono una squadra importante, ambiziosa, abbiamo degli ex, mi auguro che chi indossa la maglia del Tamai ci creda e getti in campo la determinazione e la convinzione indispensabili per tentare di salvarci. La mia squadra deve trovare identità, solidità, continuità, voglia collettiva di provarci: non è accettabile disputare una buona partita e una così così. E tutti o, almeno, chi è rimasto e ci crede, devono essere allineati, devono essere sulla stessa lunghezza d'onda. Al derby chiedo perciò di darmi le risposte che avevo avuto all'esordio contro l'Este".