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Edizione provinciale di Udine


COPPA ITALIA - Trionfa il Trento del nostro Pettarin

Nella finale della competizione del Trentino Alto Adige la corazzata di Toccoli piega 2-0 con cinismo il St. Georgen. Manzanese o Torviscosa avranno pane per i loro denti...

TRENTO - SANKT GEORGEN 2-0
Gol
: 77' Baido 93' Sottovia

TRENTO: Conci**, Carella, Pellicanò, Paoli, Trainotti, Pettarin (st Marcolini), Caporali, Santuari*** (st Battisti***), Fortunato (st Pietribiasi), Dario Sottovia, Baido (st Ferraglia*). In panchina: 12 Cazzaro,14 Badjan, 15 Panizza***, 16 Battisti***, 18 Celfeza***, 19 Comper *****. Allenatore: Flavio Toccoli

SANKT GEORGEN: Negri Bevilacqua*, Gietl**, Althuber,  Gabriel Brugger, Simon Harrasser, Cia, Martin Ritsch, Bachlechner, Schwighackl, Orfanello, Thomas Piffrader. In panchina:12 Prieth**, 13 Leo Brugger, 14 Passler***, 15 Thomas Ritsch, 16 Rolland Harrasser, 17 Auchner, 18 Lercher**. Allenatore: Patrizio Morini

ARBTRO: Riccardo Boiani sez. di Pesaro. Assistenti: Madzowski e Salerno sez. di Bolzano

NOTE - Pomeriggio soleggiato, temperatura di 8 gradi, terreno in fondo sintetico, spettatori 250 circa. Recupero: pt 1’ st 5’. Under schierati nella finale: *’99, **’00, ***’01, ****’02,*****’03

Laives (Bolzano). Trento, è l’apoteosi, all’inglese… I gialloblù di mr. Toccoli nel rispetto del pronostico nel pomeriggio si sono assicurati la coppa Italia del Trentino Alto Adige e a fine febbraio rappresenteranno la regione nel triangolare del Triveneto contro i team vincitori in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
E' stata una finale dominata dall’atteggiamento tattico. Ma ciò che più si è notata è la scarsa cornice di pubblico assiepato in tribuna al “Galizia”, poco più di 250 unità. Sulla carta, dall’inizio di stagione alla stesura del calendario dei due Comitati, Trento - Sankt Georgen era la finale più scontata. Indicazioni favorite dalla caratura e dall’esperienza dei gialloblù di mr. Toccoli (basta leggere i nomi del club con la presenza dei bomber Pietribiasi, ex Vicenza, Bassano e Luparense e Dario Sottovia, ex Mestre, 14 gol in Lega Pro, Bogliasco/Rapallo, Rezzato; di Giacomo Pettarin, ex Sacilese, Mestre, Mantova, Modena; di Caporali, ex Este e Campodarsego; di Baido, ex Mezzocorona, Clodiense e Luparense; di Marcolini, ex Venezia e Campodarsego; di Pellicano, ex Belluno 1905, Venezia e Albino/Leffe) che nel gruppo a disposizione può scegliere a occhi chiusi. Il St. Georgen nello sfidare i blasonati rivali fa leva sullo “zoccolo duro” confermato alla retrocessione dalla serie D: Aichner, Althuber, Harrasser, Orfanello e Cia. L’undici di S. Giorgio è privo per squalifica del fantasista mancino Philipp Piffrader, uno degli elementi carismatici del gruppo di mr. Morini. I biancorossi brunicesi da anni sulla breccia, nell’ultimo decennio (3 presenze in serie D) hanno fatto la storia in regione vincendo il trofeo tricolore per ben quattro volte, l’ultimo nel 2018, un coppa di prestigio, che spalancò le porte nazionali (passando per San Luigi e Belfiore VR) e coronata dagli “jergina” con il titolo di campioni d’Italia nella finale giocata al Centro Federale “Buozzi” di Firenze, vinta contro la Vigor Trani.
L’undici del prof. Patrizio Morini (umbro di nascita, altoatesino d’adozione) nell’attraccare alla finale assoluta, ha sfidato e vinto l’atto conclusivo regolando il Tramin (Termeno) per 2-1. Il Trento, invece, nell’ultimo passaggio che ha permesso ai gialloblù di mister Toccoli di accedere alla finalissima, hanno sconfitto con un “set” (6-1) il Mori S. Stefano di mr. Zoller. E’ una finale da vivere in ogni suo passaggio. In campionato Pettarin e compagni tre settimane fa, in campionato fecero il bottino pieno a S. Giorgio, ma ogni partita ha la sua storia e va giocata. Si parte puntuali (ore 14,30) al fischio del marchigiano Boiani. E’ una prima frazione che le due squadre approcciano con la massima precauzione. Il Sankt Georgen si cautela e punta a limitare il giro palla trentino con una granitica disposizione sulla linea mediana. E’ una linea “mordi e fuggi” didattica, che col passare dei minuti il St. Georgen gestisce con un ragionato palleggio, che Trento soffre. Gli “jergina”per oltre mezz’ora limitano i suggerimenti sul mobilissimo Sottovia e sulla boa Pietribiasi, circuiti dai tenaci Harrasser e Aichner e dai raddoppi di Althuber a cui dà una mano in ripiegamento. I ragazzi di mr. Morini però non stanno a guardare e in un paio di conclusioni mettono pressione ai pali di Conci che a metà frazione si vede sfilare a fil di palo il siluro su calcio piazzato di Orfanello. Il Trento, forse troppo sicuro delle proprie capacità, replica in maniera blanda, prevedibile. che facilita il contenimento dei biancorossi. Il primo tempo va al riposo con le due finaliste decise a farla da padrone nella ripresa, l’obiettivo per evitare il freddo e i tempi supplementari.
Nella ripresa il cliché della finale si trascina in una contesa che solo al 32’ si sblocca sul vantaggio firmato da Baido che trafigge Negri. Gli “jergina”, punti sul vivo nel quarto conclusivo, cercano di riabilitare la finale ma nel tentativo di forzare il fortino davanti ai pali di Conci pagano lo sbilanciamento che al 48’ in pieno recupero Dario Sottovia, sulla veloce ripartenza a campo aperto e conseguente assist di Pietribiasi, concretizza regalandosi il gol del 2-0 che porta la coppa e le future gare del cammino Tricolore al “Briamasco”.         

Flavio Cipriani

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  Scritto da La Redazione il 14/12/2019
 

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