TAMAI - Verardo e Pegolo incoraggiano. Lenisa: ma basta regali
Il presidente, dirigente e allenatore delle Furie Rosse commentano il derby perso di misura nel finale a Carlino. La nota positiva si chiama Marmiroli
Il fiducioso, il buono e il cattivo. I tre volti del Tamai odierno sono quelli del presidente Elia Verardo, del fidato dirigente Giampaolo Pegolo e del timoniere Alessandro Lenisa.
A derby concluso e mentre il Cjarlins Muzane festeggia il successo, le Furie Rosse incassano con stile il cazzotto, magari mugugnano, ma soprattutto pensano a cosa fare per tirarsi fuori da una situazione di classifica complicata.
Il patron Elia Verardo è l'ancora e il faro della grande famiglia tamaiota. Eccolo che incoraggia e trova spunti favorevoli: "Anche noi abbiamo disputato una buona gara, che ci deve far ben sperare per il proseguo di un campionato molto difficile, ma ancora lungo. Dobbiamo farcela, siamo determinati a restare in categoria. Oggi, a Carlino, conquistare un punto sarebbe stato molto prezioso a livello di classifica e a livello psicologico: ci siamo andati vicini, sul 2-1 il nostro portiere, bravissimo sul calcio di rigore, è scivolato a causa del terreno allentato e così non ha potuto evitare di subire il gol decisivo".
Non gira bene, insomma, ma la società è vicina alla squadra e, soprattutto - garantisce Verardo - sta cercando di aiutarla al massimo delle proprie possibilità.
In perfetta sintonia col pensiero presidenziale si muove Giampaolo Pegolo: "Il pareggio ci poteva stare tranquillamente, a parte il rigore parato da Pirana non è che hanno avuto moltissime occasioni. Sul primo gol ci siamo un po' addormentati su Santi che era appena entrato, ma abbiamo prontamente replicato pareggiando con la bella rete di Pramparo. Poi... Sì, poteva starci il pareggio, la differenza in classifica non è risaltata in maniera evidente, però purtroppo siamo qui a leccarci ancora una volta le ferite della sconfitta e tra due domeniche dovremo assolutamente vincere con il San Luigi, non sarà l'ultima spiaggia ma sarà comunque un passaggio fondamentale prima della pausa. Oggi si sono viste cose positive, in particolare l'esordio di Marmiroli, un centrocampista che ha dimostrato di possedere qualità e personalità. Anche Arcon non mi è dispiaciuto. Stiamo muovendoci per cercare qualche ulteriore rinforzo, ma sempre restando all'interno del nostro budget. Inoltre, confidiamo in avvio di girone di ritorno nel pieno recupero di un difensore valido come Colombera".
La parte del cattivo tocca inevitabilmente all'allenatore Alessandro Lenisa, uomo di polso, concreto, dalle parole schiette e dai concetti implacabili perché il calcio è una scienza, per quanto particolare o traditrice. Lenisa dunque, arrabbiato per la sconfitta, una rabbia sana, da combattente: "Col Cjarlins Muzane si può anche perdere per la differenza di organico, però abbiamo rovinato una prestazione positiva compiendo due errori madornali nella ripresa. Mi riferisco al gol che abbiamo preso con i due centrali difensivi fermi a guardare Santi farci del male, e all'entrataccia che ha provocato il calcio di rigore: sono svarioni che spiegano la situazione di classifica più di mille parole. Adesso vediamo se si riesce a puntellare la squadra e a evitare di ricadere in errori che in una categoria come la serie D diventano devastanti".