SAN LUIGI - Spogliatoio discoteca. Carlevaris e Sandrin: ci crediamo!
I biancoverdi sbancano Carlino e danno ulteriore corpo alla loro rimonta. L'attaccante: "Possiamo giocarcela con tutte". Il tecnico: "Questo gruppo ha un'anima. Il lavoro sporco di Bertoni è fondamentale"
E lo spogliatoio del San Luigi diventa discoteca. Stereo a manetta, gavettoni che volano, una confusione allegra che è l'altra faccia, quella agli antipodi, dell'ordine con cui i triestini tengono il campo: i biancoverdi si godono il colpaccio di Carlino, quarto risultato utile consecutivo; i 10 punti messi insieme tra fine andata e inizio del ritorno hanno mutato radicalmente la situazione della matricola.
L'uomo del giorno (ancora una volta) è Andrea Carlevaris, che ha deciso il derby: "Sono contento per il gol, la prestazione e tre punti fondamentali ottenuti contro una buonissima squadra. Crederci? Dobbiamo crederci, non abbiamo niente in meno degli altri, ogni partita è un'occasione per fare risultato, la serie D è assai impegnativa, ma possiamo esserne all'altezza, ci speriamo e pensiamo di poterci salvare. La squadra che mi ha impressionato di più? Sicuramente l'Adriese".
Il timoniere Gigi Sandrin è ovviamente soddisfatto e ripete: "Questo gruppo ha un'anima, dico bravi ai miei ragazzi". Il tecnico del San Luigi sottolinea: "A inizio dicembre ci davano per spacciati, poi i due risultati prima di Natale hanno cambiato l'autostima e abbiamo imboccato la strada giusta. Il gruppo ci ha messo parecchio a capire la categoria, però questo inizio di ritorno conferma che possiamo giocarci le nostre chances di salvezza, e sono sicuro che ce le giocheremo fino in fondo. La gara di oggi? Credo che i tre punti siano meritati, oltre che importantissimi. In attacco pagavamo dazio rispetto al Cjarlins, però noi abbiamo un Carlevaris che è giocatore di categoria superiore. Anche Abdulai e Mazzoleni hanno tenuto bene il campo, e va valorizzato il lavoro sporco svolto da Tommaso Bertoni, un giocatore che considero fondamentale per i risultati che stiamo ottenendo".