ECCELLENZA - Allenatori nel mirino: dopo Barel, Zucco. E non solo
I rapporti arbitri-tecnici stanno attraversando un periodo critico. Un mese di stop all'allenatore del Tricesimo. Ma sono stati squalificati anche Campo e Coceani
Allenatori di Eccellenza ai ferri corti con la classe arbitrale. Su due versanti: quella dei commenti sulle direzioni arbitrali, che spesso scontentano o non convincono. E quella dei rapporti veri e propri con i fischietti, ultimanente piuttosto tesi. Una settimana fa a essere squalificati furono Ernesto Candon e, per tre turni, Nerino Barel, due tecnici quasi irreprensibili di norma. Per Barel addirittura, si trattò della seconda espulsione (la prima avvenne alla guida del Flambro nel 2017) di una ormai lunghissima carriera. Un provvedimento immotivato e ingiusto, secondo Nerino, tanto da spingere il Codroipo a proporre ricorso per quei tre turni di castigo motivati con un “Espulso per aver protestato trattenendo il Direttore di gara per il braccio e proferendo un'espressione irriguardosa" che l'allenatore dei rossi ritiene sia frutto semmai di un'incomprensione. Oggi quel ricorso è stato respinto talché Barel dovrà scontare altre due giornate di punizione.
Ma è ancora più pesante la squalifica rifilata a Massimo Zucco, generoso e capace tecnico del Tricesimo. Zucco è stato fermato fino all'11 febbraio, quindi praticamente un mese: la motivazione così recita: "Espulso per aver protestato entrando sul terreno di gioco, nell'uscire dal recinto proferiva un'espressione ingiuriosa all'indirizzo dell'arbitro".
Ma all'elenco dei tecnici puniti vi sono pure Michele Campo, sanguigno allenatore del Primorje ("Espulso per aver ritardato la ripresa del gioco da parte della squadra avversaria"), nonchè il guerriero Enrico Coceani, squalificato per un turno per recidività in ammonizione, la quinta accumulata dal timoniere della Pro Gorizia.
Ora, i tecnici di cui sopra avranno forse anche esagerato, tuttavia manca in questi e altri episodi quella comprensione del clima-partita che, a parere di Friuligol, dovrebbe spingere a trattare con indulgenza impuntature ed espressioni critiche.