IL CASO - Tirata d'orecchie alle Delegazioni di Trieste e Udine
In Seconda categoria i provvedimenti della giustizia sportiva non possono essere un optional quando si gioca a metà settimana com'è successo il 22 gennaio...
Ci saranno sicuramente dei motivi, delle scusanti, delle cose che non sappiamo... Ci saranno, ma non è questo il punto. Il punto è che le società del girone D di Seconda categoria (e, in parte quelle del girone B di Seconda) non vanno trattate così. Ossia, senza far uscire i provvedimenti dei Giudici sportivi con le relative squalifiche.
Tirata d'orecchie, quindi, in primis alla Delegazione di Trieste: se già non erano usciti in tempo utile i provvedimenti disciplinari relativi al turno di domenica prima della disputa dei recuperi di mercoledì sera, questi ultimi 6 incontri andati in scena il 22 gennaio non hanno trovato alcun seguito a livello di comunicati ufficiali.
E tiratina d'orecchie alla Delegazione di Udine perché le società si attendevano un ulteriore comunicato in cui dar conto dei provvedimenti disciplinari su alcune gare disputatesi mercoledì sera non passate ai raggi x della giustizia sportiva per il mancato tempestivo arrivo dei relativi referti arbitrali, oltre all'errata corrige sul risultato di Rangers - Udine United, indicato in 0-0 quando la gara è invece terminata 1-6 (e in redazione abbiano ricevuto negli scorsi giorni numerose richieste di chiarimento).
In generale non si può pretendere dalle società il rispetto scrupoloso dei regolamenti e poi non fare altrettanto o non dare servizi tempestivi e puntuali, visto tra l'altro che i club pagano la Federcalcio, nelle varie articolazioni in cui è organizzata, per ottenerli.
Anche i referti arbitrali devono essere inviati tempestivamente: con i moderni mezzi di trasmissione certi ritardi non possono che essere censurabili.