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Edizione provinciale di Pordenone


SERIE D - Pasa minaccia il Chions. Trasferte terribili per le altre

Presentazione di una sesta di ritorno piena di scontri interessanti, derby e precedenti da scandagliare. I gialloblù di Zanuttig ospitano il Montebelluna, il Tamai cerca l'impresa sul terreno della capolista Campodarsego. Luparense - Cjarlins Muzane, quasi uno spareggio. Il San Luigi a Belluno deve approfittare delle assenze per squalifica di Corbanese e Masoch


Sesta di ritorno nel girone C di serie D. 
Il playout, una frontiera sbarrata ai “foresti”. Contano di forzarla le invischiate Tamai e San Luigi Trieste, ma non dovrà abbassare la guardia il Chions (30 punti) a +11 dal Tamai e dal pericolo supplementare. L’armata di Andrea Zanuttig sarà chiamata a dare scacco al Montebelluna (28) scosso dall’avvicendamento tecnico di lunedì (Daniele Pasa per Loris Bodo) che, fuori dal manto erboso del “S. Vigilio”, negli ultimi 119 giorni (il riferimento alla data di domenica 2 febbraio) ha inanellato 4 successi sui campi “minati” di Vigasio, Tamai, Carlino e Belluno, abbinati a tre pareggi. Da porre quindi l’accento sulle performance biancocelesti, di casa in Friuli-Venezia Giulia. Nei due passaggi oltre la linea del Piave, i “coreani” hanno fatto vedere i sorci verdi alle Furie Rosse, bissando il blitz al “Della Ricca”. Chions comunque da registrare, con un no-gol che preme da 187’. Il precedente al “Tesolin” fotografa il gagliardo 1-1 del 13 gennaio 2019. Assenti per squalifica Smrtnik (3) e il centrale Pisani tra i gialloblù; Nchama e Fabbian nel puzzle trevigiano.
Il Tamai sarà chiamato a frenare la marcia della capolista Campodarsego in serie positiva da 14 turni. La formazione di Lenisa cercherà sostegno sulle ali del “Gabbiano”. Molto attese le due estreme tamaiote, Arcon nelle vesti dell’ex, e il rientrante Zupperdoni. Il trainer di Cordignano, a sette giorni dalla brillante reazione esercitata contro l’Adriese, confida nella tradizione (il gol esterno tarda da 258’, Pramparo a Carlino) al cospetto dei ragazzi di Andreucci. La storia del match, puntualmente combattuto, annota la gioia di casa nel 2-1 del 25 novembre 2018, un risultato preceduto dall’ 1-1 del 18 aprile e dallo 0-0 del 17 aprile 2016. Il Tamai si è gonfiato il petto il 22 aprile 2018 sbancando il “Gabbiano” per 1-2, con i gol di Alcantara e Denis Maccan. Plausibile un ricorso bis? Sperare è lecito davanti all’imbattuto “Campo” strutturato, cinico, spietato in rimonte lampo e baciato da uno score di 5 vittorie e 6 pareggi. In casa, però, i biancorossi non vincono dal primo dicembre, il 3-0 inflitto al Legnago. Da segnalare lo stop per un turno comminato a Dukic (Tamai) e capitan Leonarduzzi, ex Sanvitese, del Campodarsego.
Il San Luigi di mister Sandrin scalerà il Fadalto e, sul terreno della tiepida Belluno, cercherà di approfittare dei disagi affiorati nei meccanismi dei gialloblù del collega Diego Zanin. E’ un Ital-Lenti vulnerabile, che tra le mura del Polisportivo non graffia dal primo dicembre, il 4-1 inflitto al Chions. In seguito l’undici dolomitico ha infilato tre ko (Montebelluna, Union Feltre e Delta), costati la panchina a Stefano De Agostini. Sognando di calare il poker, Carlevaris e compagni nel riavvolgere il nastro e rivisitare le prestazioni esterne, hanno fatto “bingo" esclusivamente in regione, con le impennate a Tamai e Carlino il 12 gennaio scorso. I punti racimolati in Veneto sono infatti una miseria, appena quattro. Pesanti le squalifiche dei gialloblù Corbanese e Masoch. A referto il San Luigi non potrà impiegare Avdullai.
La sesta giornata vivrà il suo picco al “Bettinazzi”, nel derby del Polesine. L’Adriese e il Delta, allenati da due tecnici “ciosoti”, si daranno battaglia per la vittoria, mirata a perseguire gli opposti obiettivi: l’undici di Mattiazzi punterà a riscattare la debacle di Tamai e riassestare le distanze dal playoff (Clodiense a +3), il Delta Porto Tolle per tenersi a debita distanza dall’imbuto “off” tenuto a riparo dalla forbice con un +4 sul Tamai. La storia del derby è raccontata in quattro aneddoti, con il Delta autore di due blitz: l’1-2  del 31 ottobre 2012 (Eccellenza B), lo 0-1 dell’11 dicembre 2016 (girone D); verdetti che vengono rovesciati dal 2-0 del 19 novembre 2017e dallo 0-0 del 31 marzo scorso. “Zona rossa” con tante spine. Out per squalifica Raimondi del Delta Porto Tolle.
Qui si pavoneggia il derby playout di Villafranca, ospite il Vigasio di Andrea Orecchia, determinato a cancellare gli ultimi due ko e riallacciare il feeling con i tre punti esterni che slittano dall’8 dicembre, il pieno (0-1) incamerato a Tamai. Il “Villa”, nel preparare il derby, ha una sola una via d’uscita per rilanciare le aspettative di riscossa osannate dal mercato d’inverno, la vittoria. La tradizione scaligera (5 match), a cui credere, gli arriva puntualmente in soccorso. E’ un Villafranca che conia il primo acuto in Promozione A: il 26 marzo 2006 i blu-granata la spuntano per 2-1. In seguito si sale in Eccellenza e il 28 dicembre 2008 fionda nella rete biancoceleste un pesante 3-0. Si sale in doppia cifra e il 21 ottobre 2012 è un 3-1 a suggellare la supremazia di casa. L’1-1 del 15 gennaio 2013 mitiga le delusioni ospiti, che ripiombano nel pozzo il 7 gennaio 2018 con l’ennesimo tris sulla groppa, un cristallino 3-1. Il bilancio è di 12 gol fatti e 4 subiti.     
Nel risalire di qualche gradone la classifica, si arriva sulle sponde del Brenta con Cartigliano-Este (32) di cui Alessandro Ferronato, il mister bassanese, per diversi anni è stato l’uomo catalizzatore. Al “Fair-play”, casa dolce casa, gli azzurri hanno messo i sigilli su 23 punti. Chi rischia nel concomitante impegno è l’undici di Nicola Zanini, che soffre il mal di trasferta. Affossati domenica scorsa dal Legnago, i giallorossi, trascinati da Neto Pereira e compagni, in trasferta non fanno bottino dal 17 novembre, l’1-4 a Vigasio. Il precedente regala uno scoppiettante 2-2 datato 3 febbraio di dodici mesi fa. Ci sarà un remake?
Tra i test di richiamo con vista sul playoff, Legnago-Union Feltre divise da sette punti, obbliga i bellunesi di Sandro Andreolla a forzare l’imbattuto fortino del “Mario Sandrini”. Ricucito lo strappo casalingo con il gol maturato dopo 469’, i verde granata contano di riproporsi magari con il “golasso” dell’ex Verratti, per dare il primo dispiacere al team di Massimo Bagatti ed esultare così il sesto successo esterno dopo Belluno, Luparense, S. Luigi, Vigasio e Choggia. Sul piatto della bilancia però il Legnago mette a profitto tre verdetti pro: il 2-0 dell’8 febbraio 2015, l’1-1 del 26 novembre 2016 e l’esplosivo poker del 25 marzo 2018. L’Union è avvisata. Appiedato per un turno il centrale difensivo Nonni dell'Union Feltre.
Con Caldiero Terme-Mestre e Clodiense Chioggia-Ambrosiana si resta in quota. Le due outsider veneziane si palleggiano la quarta poltrona del playoff. I granata di Mario Vittadello si fregiano di un margine di +2 sugli arancio nero di Giampiero Zecchin, ma a 37 incombe la minaccia del trio Adriese, Luparense e Union Feltre.
Al “Berti” di Caldiero andrà in scena la rivincita della finale di coppa Italia regionale del 5 gennaio 2019, vinta al “Mercante” di Bassano del Grappa dai termali di Cristian Soave. C’è inoltre il verdetto della gara di andata, firmato dal gol di Lorenzo Zerbato (13 reti), a innescare nel Mestre (Rosteghin in trasferta non raccoglie il pallone nel sacco da 275’) la sete di rivalsa. Il Caldiero messosi a riparo da inattese ricadute, gongola sorretto da una striscia positiva di otto giornate. Ma dovrà tenere alta la concentrazione davanti a un Mestre che non si macchia della sconfitta dal primo dicembre, il 3-0 a Sant’Ambrogio Valpolicella. Squalificato nelle fila mestrine il difensore Gritti.  
Nel catino dell’ “Aldo e Dino Ballarin” di Chioggia, sarà il “bulldozer” Ambrosiana di Tommy Chiecchi a recitare da grande. E’ un’altra sfida che rievoca le vicende del trofeo Tricolore e la finale di coppa Italia 2017 vinta sul “neutro” di Rosà per 1-0 (gol di Abrefah), dai lagunari pilotati da Massimiliano De Mozzi. L’Ambrosiana in seguito, sul rettangolo fronte mare si è rifatta il palato, ma Alba e compagni a Chioggia saranno chiamati a ribaltare il pesante 1-3 dell’andata, che ha scalfito il mosaico casalingo. La baldanza rossonera, però, col passare dei turni non si è assopita. L’Ambro la rincara con le visite in Laguna, due passaggi ritmati dallo 0-1 del 29 gennaio 2017 e dal rotondo 0-3 del 15 ottobre seguente.
Completa la panoramica Luparense-Cjarlins Muzane, entrambe rullate a suon di gol dall’Ambrosiana nelle visite al “Montindon”. Un faccia a faccia tra i più spigliati e premessa di un bell'over. Punti indicativi la friabilità delle rispettive difese e il verdetto del match dell’andata vinto dai “lupi” per 3-2. L’undici di Cunico, con il recupero al centro dell’attacco del centravanti Pittarello, per restare nell’orbita “off” ha l’obbligo di incamerare l’intera posta, indispensabile per togliersi dalle calcagna una scomoda e invadente rivale. Al “Casée" l’ingranaggio gira a strappi (due pieni contro Tamai e Este), con più cenni d’attrito. Sono le sconfitte contro Adriese, Legnago e l’ultima bersaglio dell’ Union Feltre. Per il Cjarlins che si troverà di fronte l’ex Marco Moras, sarà opportuno giocare d’astuzia e trovare senza accanimento il pertugio-gol ideale. Gli arancio-blù queste risorse l’hanno nelle corde, ma i ragazzi di patron Vincenzo Zanutta dovranno pure riscattare il “blocco mentale” (i due scivoloni di Sant’Ambrogio e Vigasio) del gol in credito esterno da 210’ (1-2 del 22 dicembre a Porto Tolle, rete di Riccardo Santi).

Flavio Cipriani

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  Scritto da La Redazione il 31/01/2020
 

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