LCFC PN - Baradel: lo scopo è far giocare tutti. Attenti al Forcate
Il presidente del Due Elle non ambisce a posizioni di vertice e preferisce tenere unito il gruppo ed evitare l’addio di chi giocherebbe meno. Non si sbilancia sulle candidate al titolo ma si preoccupa per un Forcate rivitalizzato. Sul campionato: “Dobbiamo fare i conti con la disponibilità dei giocatori. Ad ogni gara c’è un formazione diversa”. E ancora: “Sarebbe più attraente giocare tutti lo stesso giorno”
Nel massimo girone pordenonese della Lcfc, la Premier League, al cui comando c’è la coppia Sacile – Belfiore, l’unico pareggio nell’ultimo turno di campionato è quello colto dalla Due Elle fuori dai confini regionali, a Vittorio Veneto.
La società sta navigando a metà classifica, con 12 punti in carniere con l’occhio attento a chi gli sta dietro. Una stagione non esattamente come auspicata dal suo presidente Claudio Baradel il quale evidenzia i vari problemi connessi alla diversa formazione che il mister deve varare ad ogni partita.
“Non stiamo seguendo le aspettative prefissate in estate, siamo nel limbo della classifica ma purtroppo dobbiamo fare i conti con le disponibilità dei giocatori. Ad ogni partita scende in campo una formazione diversa causa infortuni e questo non permette una certa regolarità. Quando eravamo tutti disponibili abbiamo dimostrato di essere una buona squadra e di non aver timore di chicchessia. I due recuperi di gennaio non sono andati bene, un po’ per demerito nostro ma anche per mancanza di giocatori”.
Parliamo della sua F.P. Due Elle, qual è il significato della denominazione:
“E’ l’acronimo della fusione Fontanafredda – Porcia. In realtà siamo la storica società San Giorgio, e deriva dal nome del patrono dei due comuni. La squadra ha invece la denominazione del nostro sponsor Due Elle di Fagnigola del nostro vice presidente Sante Santarossa”.
I vostri obiettivi di inizio stagione:
“La nostra finalità era di un campionato di metà classifica, con lo scopo di far gruppo, far giocare tutti i componenti la squadra. Questo perché facendo giocare i migliori e lasciando sempre in panchina chi ha meno tecnica c’è il serio rischio di vedere l’abbandono nella stagione successiva di questi ragazzi, anche di quelli che giocherebbero sempre. Il nostro credo è di fare delle buone prestazioni, seppur limitative per i motivi citati, e anche un buon gruppo al chiosco. Pochi giorni fa ho detto alla squadra che da qua alla fine del campionato, se pareggiassero tutte le partite sarei contento, sarebbe il top. Sono altre squadre che puntano a vincere il campionato”.
E quali sarebbero:
“L’argomento è tosto. Tutte le squadre hanno dei problemi con defezioni varie e lasciano per strada dei punti. Il Valcolvera è una bella formazione ma non avendo una giornata fissa di gara devono ogni volta fare i conti con i disponibili. Il Belfiore, squadra tosta, sta stare molto bene in campo, composta da giocatori molto esperti. Se devo dire la verità, puntavo molto sul Sedrano, ma ultimamente ha fatto delle prestazioni non troppo convincenti. C’è anche il Giais ma per rimanere nei piani alti deve fare affidamento sul giocatore Lorenzin, preso però da diverse problematiche. E direi anche il Sacile, gruppo giovane, molto valido anche se l’ultima partita l’ha persa”.
Chi invece delude è il Forcate:
“Hanno avuto una rosa ridotta in questa prima parte di stagione, ora dovrebbero aver recuperato qualche giocatore e innestato qualche altro elemento per rinforzarsi. Quindi aspettiamoci una bella gatta da pelare. La società è sempre di alto livello, purtroppo giocare nei vari giorni della settimana condiziona anche loro”.
Quale soluzione sarebbe auspicabile:
“Sarebbe molto più attraente e convincente un campionato in cui tutti possano giocare il sabato pomeriggio o comunque in un’unica giornata di gara. Purtroppo non è possibile attuare. Ci sono degli equilibri specifici dei campionati amatoriali”.