PRIMA A - La vetta che scotta brulica di incertezza
Nessuna formazione al momento sembra godere dei favori del pronostico per il salto di categoria. Il Vallenoncello dopo aver fermato il Villanova ci prova con il San Quirino
L’ennesima domenica da vivere tutta d’un fiato per un girone A apertissimo e quanto mai difficile da pronosticare. In vetta di corre a rilento, nessuna formazione riesce ad evadere o creare un solco per lanciarsi verso il rush finale con i favori del pronostico. Pareggia una, pareggiano tutte, sembra il ritornello di un cantico, ma è la realtà delle ultime giornate. Nella sesta di ritorno scopriremo quante e come si riscriverà la zona nobile con Sarone Caneva, Villanova e San Quirino nell’ordine ad occupare il podio strette in soli tre punti. La capolista provvisoria attende la visita dell’imprevedibile Rivolto, travolto all’andata per 3-0, ma rispetto ad allora molto più solido. I due pareggi contro Valeriano e Ceolini hanno rallentato la corsa dei tricolori, che sembrano aver perso quello smalto di inizio d’anno. I verdeblù udinesi, dopo aver stoppato il San Quirino e superato il Villanova, provano a proseguire la striscia positiva di cinque gare.
Lo 0-0 nel derbissimo provinciale contro il Vallenoncello ha consegnato al campionato un Villanova ancora convalescente considerando anche la sconfitta casalinga con il Rivolto. Un gol messo a segno in 180’ per l’attacco più prolifico del girone è sicuramente un piccolo campanello d’allarme. A dire se si tratta di un momento di flessione o se siamo davanti ad una crisi vera e propria sarà il Ragogna. La formazione udinese ospita gli orange con la prospettiva di rientrare in corsa per i play-off, obiettivo alla portata visto la classifica corta mentre i pordenonesi per conservare intatte chance di promozione non possono nuovamente rallentare. Rallentamento che sembra aver esageratamente intrapreso il San Quirino, che nel nuovo anno, recupero a parte, in cinque gare ha messo assieme solo 6 punti. Spifferi parlano di malcontento all’interno del clan gialloblù, con le minacce del presidente Del Mei di qualche settimana fa di spedire tutti a casa. I templari ospitano il Vallenoncello, cliente ostico, soprattutto lontano da casa, dove ha raccolto 19 punti sui 32 totali. Unico punto a favore dei padroni di casa l’assenza per squalifica nella squadra guidata da Orciuolo di David De Rovere, uno dei simboli gialloblù. Spareggio per il quarto posto tra Bannia e Union Pasiano, divise da due sole lunghezze in favore dei padroni di casa, che visto l’andamento lento di quelle davanti potrebbero tornare in corsa per il salto di categoria. Tutt’altro che d’accordo la compagine rossoblù attesa ad un conferma dell’ottimo momento di forma. Due attacchi atomici con 40 reti segnate a testa, ma anche due difese tra le meno perforate per 90’ di altissima intensità. Vuole tornare in corsa per posizioni di vertice anche l’Union Smt, formazione ben attrezzata, ma troppo discontinua. Bressanutti non riesce a far quadrare il cerchio e soprattutto in casa sembra lontano dagli standard previsti. L’avversario in arrivo domenica è l’Union Rorai targato Bizzarro, assetato di punti salvezza, che sarà però costretto a fare meno del proprio attaccante Rospant, fermato dalla giustizia sportiva.
Assenze pesanti anche in casa Ceolini in vista della trasferta in casa dell’Azzanese. I giallorossi guidati da Marzio Giordano dovranno rinunciare a Bruseghin e Teccolo per reggere ai pressanti assalti della squadra di casa.
Sfida delicata tra Calcio Aviano e Valeriano Pinzano con una altissima posta in palio, tale da poter decidere le sorti soprattutto per i bianconeri ospiti, che in caso di sconfitta vedrebbero allontanarsi ulteriormente le speranze di permanenza in categoria, I gialloneri di casa sono costretti a vincere per scongiurare un futuro complicato. Alietti per i locali e Rabacchin per gli ospiti costrettti a sedere in tribuna per squalifica. Chiude la giornata la partita tra Sedegliano e Sesto Bagnarola, occasione d’oro per la squadra di Da Pieve per togliersi da posizioni scomode.