LA STORIA - Yasmine Kabine sulle orme di papà
La tredicenne primogenita di Mehdi in due mesi e mezzo di calcio (al Gonars, al Ctf di San Giorgio e in Rappresentativa) è già diventata una promessa...
Sta muovendo i primi passi nel mondo del calcio, nel giocare a calcio: eppure, Yasmine Kabine, ha già dimostrato che buon sangue non mente. Che i geni, il dna contano. Yasmine, classe 2006, è la primogenita di Mehdi Kabine, la stella più brillante del Cjarlins Muzane. Ha respirato, Yasmine, calcio fin dalla nascita, perché in famiglia il pallone è di casa, è una presenza fissa. Ed è normale che così sia. Ed è naturalmente capitato in passato di divertirsi e passare del tempo a giocare su qualche campetto insieme al papà, ai fratelli, agli amici.
Due mesi e mezzo fa i genitori di Yasmine l'hanno portata al Gonars. Ed è stato subito amore. La tredicenne ha preso quest'esperienza con serietà, impegno; è un gioco, il calcio, che con le sue regole semplici e il suo essere sport di squadra, ti conquista in un attimo. Yasmine ha trovato un bell'ambiente, i maschietti l'hanno subito rispettata, lei è introversa e combattiva, parla poco e impara come una spugna. E brucia le tappe. Le doti fisiche sono non comuni, riuscirebbe probabilmente a farsi valere in qualunque sport o quasi. Ma il calcio è speciale e... Yasmine è già più impegnata di papà. Tra allenamenti con gli Esordienti del Gonars, stage al Centro territoriale federale di San Giorgio di Nogaro e allenamenti con la Rappresentativa la settimana è praticamente al completo.
Sono passati due mesi e mezzo da quanto Yasmine ha cominciato a dare del tu al pallone e si sono già attivate le società nostrane di calcio femminile che vorrebbero averla tra le proprie tesserate. Il Tavagnacco e l'Udinese hanno contattato i genitori e, in particolare, Mehdi. Il quale è cauto: "L'importante è che Yasmine si diverta e pratichi serenemante e con gioia questo sport. In futuro poi si vedrà se da cosa nasce cosa... Deciderà lei. Per adesso mi sento solo di ringraziare gli amici del Gonars che l'hanno accolta meravigliosamente".
Semmai, il vero nodo è un altro: il movimento calcistico femminile vive con entusiasmo e voglia di crescere il post-Mondiali, ma si scontra - specie nella nostra regione - con una situazione da anno zero o quasi. I club calcistici si contano sulle dita di una mano o poco più, la base andrebbe ricostruita completamente, servono incentivi e, anzi, una terapia d'urto per permettere alle tante Yasmine (più o meno forti non importa) di poter praticare il calcio come accade per i maschietti. Ma questo è un discorso generale che, rispetto alla promettente storia che stiamo raccontando, è bene che resti sullo sfondo.
Ah, dimenticavamo: in che ruolo gioca (per ora) Yasmine Kabine? Naturalmente sembra particolarmente a suo agio nel vestire i panni dell'attaccante...