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Edizione provinciale di Udine


PRO CERVIGNANO - Pinat: vogliamo crescere nuovi atleti

Le dichiarazioni del responsabile del settore giovanile gialloblu

L’11 febbraio a Cervignano c’è stato un incontro molto importante tra l’Istituto Comprensivo Scolastico della città e la Pro Cervignano, con il quale è stata presentata l’iniziativa che vede coinvolte le due realtà. Erano presenti gli insegnanti dell’Istituto, il Presidente della Pro Cervignano Giorgio Tellini, il Responsabile del settore giovanile gialloblù Paolo Pinat e Antonino Chillà, Responsabile delle attività di base della società. Abbiamo ascoltato Paolo Pinat che insieme ad Antonino Chillà è uno dei principali artefici dell’iniziativa.

L'INIZIATIVA - "Si tratta di una forma di collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Scolastico di Cervignano del Friuli e la nostra società, al fine di promuovere e coinvolgere nella pratica di attività motorie, pre-sportive e sportive, gli alunni della scuola primaria, in particolare quelli diversamente abili".

L'IDEA - "E' nata dal fatto che riteniamo che l’attività del settore giovanile debba avere come scopo principale quello di affiancare le Istituzioni per formare gli adulti del domani: da qui la volontà di aprire una collaborazione con la principale Istituzione preposta a tale scopo, la Scuola. Si consideri anche il fatto che il Settore Giovanile e Scolastico della Figc., al quale noi siamo affiliati, promuove queste attività che vengono svolte all’interno delle scuole (l’autonomia scolastica viene preservata) e nell’ottica dell’impegno sociale, in cui la società è in prima linea".

GLI OBIETTIVI - "Coinvolgere i bambini in queste iniziative e allo stesso tempo farli divertire, avendo particolare attenzione per l’inserimento degli alunni diversamente abili".

LE PROBLEMATICHE - "È risaputo che ai bambini di oggi manca l’attività ludica quotidiana; la sedentarietà nella maggior parte di loro regna sovrana: la corsa, i salti, le arrampicate sugli alberi, le ore e ore passate a giocare sulle piastre in cemento, sono state sostituite dai videogiochi e dalla poltrona. Da qui ne deriva che i primi anni di attività del bambino presso le società sportive vengano dedicati soprattutto alla coordinazione".

LE MODALITA' - "Le proposte saranno basate soprattuto sull’allenamento funzionale, in modo da coinvolgere bambini e bambine, indistintamente. Il divertimento deve regnare sovrano, in modo da ottenere il massimo. Per arrivare a questo risultato, nei giochi, saranno proposte continue sfide".

LA SCUOLA - "Oggi chi non si propone e non si fa conoscere, rimane nell’ombra e diventa un’entità inesistente, pertanto, l’ingresso nel mondo scolastico per promuovere le proprie attività, diventa fondamentale per far avvicinare i bambini allo sport, per fargli conoscere le proposte delle società e i risultati che si possono ottenere facendo sport, a 360 gradi. L’apprezzamento c’è stato sul progetto in generale, nella sua interezza e lo dico in seguito alla presentazione dell’iniziativa agli insegnanti: si è sviluppato un interessante confronto sulla metodologia di insegnamento che propongono i nostri tecnici sul campo. Desidero ringraziare Antonino Chillà che si è impegnato molto per far nascere questa collaborazione e anche il Presidente, i dirigenti e la tutta la società, oltre ovviamente all’Istituto Comprensivo che ha sposato il progetto con entusiasmo".

SETTORE GIOVANILE - "Teniamo presente che i genitori ci affidano i loro figli dalla tenera età (5/6 anni) e il loro percorso sportivo corre di pari passo con quello scolastico, pertanto diventa difficile scindere i due percorsi, anzi, le collaborazioni andrebbero rafforzate. La volontà della nostra società è quella di contribuire alla crescita del giovani atleti a 360 gradi e far comprendere loro che si possono ottenere risultati ammirevoli sia nello studio che nello sport, basta sapersi applicare e organizzare a dovere".

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  Scritto da La Redazione il 21/02/2020
 

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