BUJESE - RIVE D’ARCANO 1-2 
Gol: 9' Degano, 35' Onyechiere, 90' Trevisanato (rig.) 

BUIESE: Nicoloso J., Nicoloso G., Baldassi, Ciani, Bergamasco, Muzzolini (19' st Perez), Gennaro (12' st Lunardi), Polettini (41' st Righini), Onyechiere, Mussinano (30' st Bassi), Molinaro. A disp.: Michaeli, Fornasiere, Pontelli. All.: Moreale. 

RIVE D’ARCANO: Indovina, Zucchiatti ‘00 (1' st Burelli), Almberger ‘02, Minisini, Marcolina (37' st Gori), Verona, Ciroi ‘99, Degano, Zilli ‘02 (3' st Dreossi ‘01), Caliò (26' st Trevisanato), Pontoni T. A disp.: Zavagno, Monaco ‘02, Apicella ‘01, Calderazzo ‘00, Righini. All.: Pagnucco. 

ARBITRO: Mohamed Khalid Fayed. 

NOTE - Ammoniti: Baldassi, Ciani, Caliò, Degano, Bergamasco, Onyechiere, Ciroi ‘99. Espulsi: 53' Minisini, 90' Molinaro. Corner: 2-7. Falli: 12-16. Fuorigioco: 6-2. Tiri: Bujese 5 (in porta 4), Rive d’Arcano 14 (in porta 7).

Un derby è sempre un derby e sono quelle occasioni dove anche le classifiche un po’ si appiattiscono. E’ successo anche oggi a Buja dove la squadra locale ha venduto la pelle carissima ed è capitolata solo al 90’ su rigore peraltro contestato dai padroni di casa. Squadre in campo con organici ridottissimi e tante “stelle” sedute in tribuna o indisponibili in panchina. Pagnucco, come altre volte, può fare affidamento su un “roster” di livello riuscendo a colmare le lacune, mentre il dirimpettaio Moreale, si affida ai suoi giovani e consegna le chiavi della sua formazione ad un Onyechiere (ex di turno) formato “monstre”.
Prima mezzora di gioco a completo appannaggio degli ospiti che stringono d’assedio la porta di Nicoloso trovando la rete già al 9’ con una splendida punizione di Degano che si infila nel sette alla destra del portiere amaranto. Tanto e solo Rive (vicinissima alla rete con Zucchiatti) fino al 35’ quando una fiammata improvvisa di  Onyechiere, pescato in area da Molinaro e complice una diagonale disattenta di Almberger, porta i torelli ad un insperato pareggio. Cresce l’autostima degli uomini di Moreale che però rischiano quasi subito il raddoppio ospite, graziati da Caliò che liberatosi in area calcia malamente alto. Prima del riposo è Molinaro (tra i migliori dei suoi) che prova il suo sinistro al fulmicotone senza trovare il bersaglio.

Inizio della ripresa con subito due cambi per gli ospiti, Burelli e Dreossi prendono il posto di Zucchiatti e Zilli e qualcosa cambia nella gestione dei palloni biancazzurri ma al 54’  Minisini, già ammonito, trattiene ingenuamente l’avversario per la maglia beccandosi un’inevitabile secondo giallo. Inerzia della partita che potrebbe cambiare totalmente, ma gli ospiti non risentono dell’inferiorità numerica continuando ad attaccare, seppur con poca lucidità. Sono prima Almberger, poi Dreossi e tre volte Burelli (di cui la terza clamorosa di testa) ad andare vicinissimi alla rete del vantaggio. L’atteggiamento del Rive crea naturalmente anche qualche rischio come al 56’ quando Onyechiere (sempre lui), pescato in area, manda di testa la palla in rete ma in evidente posizione di fuorigioco.
Pagnucco prova il tutto per tutto inserendo Gori (difensore puro, in campo al posto di Marcolina) e mandandolo a sfruttare i suoi centimetri davanti e, ad un quarto d’ora dal termine, inserisce anche Trevisanato, rientrato in gruppo solo venerdì dopo un’assenza di tre settimane. Il forsing ospite trova sbocco solo al 90’ quando Burelli entra in area da sinistra, calcia con il pallone che incoccia il braccio del difensore di casa che lo sta contrastando. Il direttore di gara, a due passi, indica il dischetto del rigore tra le decise proteste dei padroni di casa. Pagano per tutti Molinaro che viene espulso assieme a due compagni della panchina e al tecnico Moreale, il rigore lo esegue Trevisanato spiazzando il portiere. La partita riprende dopo alcuni minuti non regalando più spunti di cronaca.
Tre punti d’oro per il Rive sperando che siano di monito per il proseguio del campionato e a dimostrazione che l’atteggiamento dev’essere sempre lo stesso a prescindere dall’avversario. Oggi è andata bene alla truppa di Pagnucco, ma forse è stata la lampante dimostrazione che questa squadra non ha alcun limite di uomini e di capacità tecniche ma un’evidente carenza di mentalità, necessaria per fare un campionato di vertice a questi livelli.
Tanto di cappello invece a mister Moreale che, pur avendo raccolto i cocci di una squadra che ha via via perso tutti gli uomini più rappresentativi (Barone e Pignata su tutti), sta facendo un gran lavoro con tanti giovani onorando un campionato durissimo che però potrà dare ancora qualche soddisfazione.

Sofia Midena