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Edizione provinciale di Udine


IL PERSONAGGIO - Blasone, 80 voglia di basket

Compleanno importante per uno dei personaggi più famosi della pallacanestro italiana. Resta il tecnico più medagliato delle giovanili azzurre, ha allenato a Udine, Verona, in Egitto e Arabia Saudita, tenuto clinic in quasi 60 paesi e scritto anche alcuni libri

Ottanta. Vissuti piuttosto intensamente. Tanti auguri a Mario Blasone, che proprio oggi festeggia le otto decadi di vivace permanenza sull’orbe terracqueo. Nato a Udine il 3 marzo 1940, Blasone ha giocato fino al 1970, dedicandosi poi all’insegnamento nelle scuole superiori e alla carriera di allenatore.

Armato della sua inconfondibile erre “arrotata” e di una ficcante ironia, ha lavorato per 12 anni alla Fip, risultando il tecnico più vincente alla guida delle varie nazionali giovanili. Assieme ai suoi ragazzi, Blasone si è infatti infilato al collo ben 10 medaglie di metalli diversi (le più pregiate: oro al prestigioso torneo Schweitzer di Mannheim nel 1983 con Paolo Nobile gran capitano, agli euro juniores in Olanda nel 1990, ai Giochi del Mediterraneo Under 22 in Grecia nel 1991 ed ai Mondiali militari senior in Corea del sud nel 1994).

Nel 1998, al timone della nazionale egiziana, ha vinto poi i Giochi Panarabi in Giordania e quelli Africani in Sudafrica. Con la selezione dell’ Arabia Saudita ha raggiunto, inoltre, il gradino più alto del podio ai Giochi del Golfo. Ritornato nel paese della Piramidi, ma alla guida di una formazione di club, il Gezira del Cairo, porta a casa Coppa e campionato. A livello di club italiani, ha lavorato a Verona e (in più momenti) pure nella sua città; sia come direttore sportivo che in qualità di tecnico (nell’ultima parte della stagione 2008/2009 - quella del dopo Sacchetti - assieme a Jerome Allen, provò a gestire, senza fortuna, la situazione di una Snaidero irreversibilmente avviata verso la retrocessione in A2). Dal 2007 al 2012 è stato a capo dell’International Scouting del settore giovanile della Virtus Bologna. Si è poi occupato del progetto Fip - Fvg “Segna e insegna”. E proprio in qualità di “insegnante”, per conto di Fip e Fiba Europe, ha tenuto una serie infinta di clinic in quasi 60 paesi del mondo. Nei momenti di “riflessione”, Blasone ha trovato il modo di pubblicare pure alcuni libri (“Costruire la squadra”, “Future Team”, “I 10 fondamentali”). Amante della caccia (memorabili le sue battute al fianco di Bepi Stefanel) e della buona tavola, grande amico di Bobby Knight e del compianto Cesare Rubini, negli ultimi anni Blasone si è un pochino allontanato (pur continuando a seguire  Eurolega ed Nba) da un basket che stenta a riconoscere: i tempi cambiano - non è detto in meglio - e, per chi ha attraversato gli anni ruggenti di un amore infinito, diventa problematico ritrovarsi quando la passione intraprende altre direzioni. In ogni caso, auguri Mario!

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  Scritto da La Redazione il 03/03/2020
 

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