FIGC FVG - Canciani: la salute al primo posto
Il numero uno del calcio regionale della Figc sulle decisioni straordinarie prese nelle ultime ore: "Nessun malumore da parte delle società che ringrazio per la collaborazione"
Sono giorni movimentati nella sede della Federcalcio regionale, ma non solo, per l’emergenza Covid-19 con cui anche il calcio ha dovuto fare i conti. Non tanto, fortunatamente, per i contagi in regione, quanto per le problematiche dovute in ossequio ai vari decreti ministeriali emanati. La Figc ha dovuto adeguarsi con restrizioni sempre più capillari fino alla decisione, inevitabile, della sospensione dell’attività. A tempo indeterminato recita il comunicato e su questo argomento abbiamo sentito il massimo esponente del calcio regionale del Friuli Venezia Giulia, il presidente Ermes Canciani che ci informa sugli ultimi provvedimenti adottati.
SINERGIA – “Ho trascorso alcune giornate particolarmente intense in quanto non vi era chiarezza nell’interpretazione del decreto ministeriale. Abbiamo dovuto attendere le indicazioni da Roma sia a livello di Lnd che di Federcalcio nazionale. Assieme ai presidenti dell’Area Nord abbiamo avuto un’indicazione molto ristretta da parte della Lnd, che ci ha invitato a non assumere provvedimenti autonomamente ed a rispettare i dettami generali, poiché le misure cautelative valgono per l’intero territorio nazionale”.
SOSPENSIONE – “In merito al rinvio delle gare non ho captato malumori, al contrario ho ricevuto tantissime attestazioni con belle parole da parte di molti soggetti interessati al nostro mondo quali presidenti, allenatori, calciatori, direttori sportivi. Chi, in questo momento, mette in discussione un provvedimento del genere non ha capito la gravità del momento. Non stiamo parlando del gioco del calcio o dello sport in generale, ma del primo vero problema dell’Italia dopo la guerra. Questo è un evento mai accaduto, sperando non accada mai più. L’obiettivo principale da tenere a mente da parte di tutti è la salute e la sicurezza delle persone.
ALLENAMENTI – “C’è un’indicazione del Coni molto chiara alla quale la Figc, la Fipav e la Fip in primis si sono adeguate e le altre Federazioni lo hanno fatto in seguito. Il decreto prevede di poter svolgere gli allenamenti a porte chiuse con presenza di personale medico messo a disposizione dalla società per verificare le condizioni di prevenzione del virus. Ad esempio esaminare la temperatura corporea dei vari calciatori, verifica della presenza di borracce nominative, materiale riposto in un unico contenitore, controllo della disinfestazione dei locali dopo gli allenamenti”.
CAMPIONATI – “Premetto che la stagione sportiva deve concludersi improrogabilmente entro il 30 giugno. Lunedì, il consiglio straordinario della Lnd, provvederà di annullare il Torneo delle regioni del Calcio a 5 previsto a fine marzo in Veneto. Altresì è stata data indicazione di non disputare le fasi nazionali del campionato juniores. In altri termini, chi vincerà il titolo regionale non parteciperà alla fase nazionale. Per quanto riguarda l’Eccellenza, dobbiamo concludere tutta l’attività regionale, play-off compresi, entro il 24 maggio perché il 30 di quel mese inizierà la fase nazionale con le vincenti dei play-off stessi. Dalla Promozione in giù, invece, la scadenza è il 30 giugno. Abbiamo pertanto tutto il tempo per programmare rispettando le citate scadenze”.
REVOCA SOSPENSIONE A TRENTO – “Nel pomeriggio di ieri il Comitato Autonomo di Trento aveva emesso un comunicato con il quale si adeguava alle decisioni prese per tutto il territorio nazionale. Successivamente il presidente della provincia di Trento, attraverso i suoi esponenti, ha espresso delle perplessità sulla presenza dei medici, necessaria allo svolgimento dei compiti di prevenzione. Dal suo punto di vista la presenza del medico è valida solo per le categorie in cui è previsto, ossia per i dilettanti, per la Serie D e per l'Eccellenza. Per evitare dibattiti senza costrutto, il Cpa trentino ha deciso di spezzare in due il provvedimento, sospendendo tutta l’attività giovanile, juniores compresi, permettendo alle categorie superiori di giocare a porte chiuse. Tengo a sottolineare che i governatori di Trento e Bolzano hanno un’autonomia decisionale superiore rispetto a quelli delle altre regioni italiane”.
DECISIONE – “E' stata presa all'unanimità ed è una clausola di salvaguardia nei confronti di tutti i partecipanti del mondo del calcio, per andare a diluire i contagi ed evitare l’affollamento di tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, in modo da permettere di venir curati in una maniera adeguata”.
RINGRAZIAMENTI – “Ho sentito quasi tutti i presidenti delle varie società e ho ricevuto attestati di stima. Li ringrazio per questo e per la loro pazienza, tenacia e capacità di aver interpretato in maniera corretta un momento particolarmente delicato per la nostra nazione”.
L'intervento audio del Presidente Ermes Canciani.
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