SERIE A - Udinese, vince la paura di perdere
Finisce senza gol la sfida a porte chiuse con la Fiorentina. Di occasioni vere e proprie se ne contano sulla dita di una sola mano. Okaka da una parte, Milenkovic dall’altra confezionano le due opportunità maggiori. Entrambe per pochi centimetri non vanno a buon fine
UDINESE-FIORENTINA 0-0
UDINESE (3-4-1-2): Musso; Becao, Troost-Ekong, Nuytinck; Larsen, Mandragora, Jajalo (70' Fofana), Sema (82' Zeegelaar); De Paul; Okaka, Nestorovski (62' Lasagna). All. Gotti.
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Badelj (88' Pulgar), Duncan, Castrovilli, Igor (71' Cutrone); Chiesa, Vlahovic. All. Iachini.
ARBITRO: Fabbri
NOTE - Ammoniti: Nestorovski e Sema (U)
La paura di perdere fa novanta, e qualche minuto in più di poco gioco, poche occasioni e per l’Udinese è un misero punto utile a muovere una classifica sempre pericolosa, come d’altronde lo è anche per la Fiorentina, due punti sopra i friulani dei quali, per ricordare l’ultima vittoria, occorre risalire al lontano 12 gennaio, al 3-0 sul Sassuolo. Sicuramente per entrambe i risultati del pomeriggio potrebbero averne condizionato le prestazioni.
Pochi gli spunti interessanti di una partita che ha fatto appisolare i pochi autorizzati in un Dacia Arena deserto. Al quarto d’ora Mandragora prova il tiro innocuo, poi alla mezzora Okaka di testa sfiora la traversa dando l’illusione del gol tanto che dalla regia per qualche secondo parte la musichetta tradizionale in occasione di una rete, poi subito sfumata. Nel finale di primo tempo gran legnata al volo di Milenkovic sugli sviluppi di un angolo con il pallone a colpire il palo interno alla destra di Musso.
Non cambiano i ritmi nella ripresa, Okaka e il neo entrato Lasagna sprecano un contropiede, poi il numero 15 bianconero impegna Dragowski in angolo. Occasione per la “viola” con Duncan, ma davanti al portiere si allunga la sfera. Nei minuti conclusivi prima Badelj sbaglia un passaggio, anziché cercare il tiro in porta, poi al 47’ è Musso a salvare l’Udinese dalla capitolazione bloccando la conclusione centrale di Chiesa.
Da salvare, oltre alla due difese, Nuytink per i friulani e Castrovilli per la formazione di Iachini.