MORSANO - Cavalli: fosse per me riprenderei subito
Il presidente della società pordenonese è contrariato dallo stop, causato dall'emergenza Coronavirus: "Stare fermi per un mese e poi riprendere, se tutto andrà bene, non sarà facile"
Fra le diverse attività, anche lo sport è congelato ma non per questo si possono lasciare gli impianti in balia di se stessi. Lavori di manutenzione sono sempre necessari e anche a Morsano c’è il volontariato dei dirigenti a sobbarcarsi il tutto. Il presidente Gabriele Cavalli non è molto d’accordo su questo stop ma ovviamene si adegua: “Il Comune ha chiuso il campo e gli spogliatoi, non ci si può naturalmente allenare, ci sono sanzioni penali in caso di violazione. Ma i lavori di manutenzione sul campo si debbono fare, i nostri dirigenti provvedono alla concimazione, sfalcio erba ed altri lavoretti che non si possono svolgere con l’attività in corso. I giocatori e gli allenatori sono fermi ma noi dirigenti siamo sul pezzo 365 giorni all’anno e dobbiamo esser pronti quando potremo ripartire regolarmente”.
Il presidente però non è convinto dell’efficacia del blocco degli allenamenti in quanto il virus non riguarda solo quella location ma potrebbe colpire dappertutto: “Non è che se vado al lavoro, al supermercato o al negozietto di alimentari ne sono immune, posso contagiarmi in quei posti come sul campo di allenamento, rimanendo per lo più all’aperto. Stare fermi un mese e poi, se tutto andrà bene, riprendere a giocare non sarà facile in mancanza di allenamenti. Lo sarà per tutti, ma ci vorrebbe un periodo di cuscinetto”.
Dilettanti e professionisti hanno avuto tempistiche diverse nel fermarsi e a Cavalli il motivo è lampante: “Ci sono tanti interessi economici in serie A e nelle coppe europee. Ci sono fior di milioni di stipendi che devono essere pagati non per stare sul divano ma, almeno, per allenarsi e loro lo possono fare. Il danno economico per le società è alto e in proporzione anche per noi dilettanti”.
Sulla ripresa dell’attività il massimo dirigente degli azzurri mantiene un certo ottimismo: “Fosse per me riprenderei subito, attendiamo gli sviluppi ma non sarebbe un problema giocare sino a fine giugno da parte nostra. Non saprei la disponibilità dei ragazzi però. Da un altro punto di vista la sosta ci permetterà di recuperare qualche infortunato e tornare ad avere una rosa al completo, come lo era fino a dicembre. Dalla partita con il Pocenia abbiamo perso via via 7 giocatori per infortuni vari che ci hanno penalizzato. Nonostante tutto la stagione è positiva, in linea con le aspettative. Se verrà qualcosa in più sarà ben accettato. Continuiamo a lavorare tranquilli, senza alcun problema nè pressione, con la speranza di chiudere la stagione nel migliore dei modi”.