LCFC - A Cormons si prospetta incertezza
Se rimanessero tali le attuali restrizioni sugli spostamenti transfrontalieri andrebbero ad incidere sulle società locali amatoriali e dilettantistiche. Il problema si farebbe acuto per la squadra della cittadina ai piedi del Quarin
Non bastasse il problema “Covid-19”, a mettere, in allarme diverse società sono le attuali restrizioni sugli spostamenti oltre confine. Per quale motivo? Guardando oltre la fine dell’attuale emergenza, quando potranno riprendere allenamenti e campionati, il dubbio sulla normale riapertura dei confini rimane. Se, nella malaugurata ipotesi che la vicina Slovenia mantenesse l’attuale rigidità o, per oltrepassare il confine, fosse necessario il vecchio lasciapassare o “propusnica”, sarebbe un guaio per tutti quei giocatori che abitano all’estero.
Ci sono diversi giocatori attualmente impiegati nelle varie società dilettantistiche e amatoriali e tra quest’ultime vi è il caso curioso degli Amatori Cormons, squadra composta per gran parte da calciatori sloveni provenienti da Brda. A preoccuparsi è il dirigente della società Luca Nanut il quale ipotizza che, qualora la chiusura dei confini o altre limitazioni dovessero proseguire dopo la cessata emergenza, sorgerebbe un problema di organico. Il gruppo creato dalla società cormonese rappresenta, come afferma Nanut, l’unione delle due Gorizie, divise a suo tempo dalla linea di confine. Avendo condiviso sport, lavoro e ovviamente amicizie, la mancanza di questi giocatori comprometterebbe la prosecuzione dell’attività di più di qualche società, con il rischio di non poter partecipare ai vari campionati. E’ ciò sarebbe una perdita da non sottovalutare.