AIAC UD - Tortolo: riprendere i campionati sarà un'impresa
Tante idee che per ora restano solo un miraggio: "Tutte le ipotesi fatte fino ad ora sono valide, ma si potrà analizzarle solo dopo aver superato l'emergenza Coronavirus"
Tanti impegni e progetti rimandati a causa del Coronavirus. Ce ne parla Gianni Tortolo, presidente dell'Aiac Udine ed allenatore della Pro Cervignano, che ha visto andare in fumo in pochi giorni tutte le attività organizzate dall'Associazione oltre ovviamente al campionato di Eccellenza, in cui la sua squadra combatteva per un posto nei playoff.
QUARANTENA - "La prima settimana è stata dura perchè bloccarsi all'improvviso dopo tre quarti di stagione a grande intensità non è facile. Dalla seconda in poi ho iniziato a rivedere qualche partita di quest'anno o a studiare qualche allenamento preparato dai miei colleghi professionisti e sono riuscito a sentir meno la mancanza del calcio giocato".
PRO CERVIGNANO - "Insieme al preparatore atletico ho inviato alla squadra dei filmati di allenamenti da poter svolgere in casa. Non è facile perchè da quel che ricordo una situazione del genere non è mai successa, neanche ai tempi del terremoto quando dopo qualche settimana di pausa i campionati vennero regolarmente portati a termine. Dobbiamo adeguarci, spero che si possano innanzitutto riaprire il prima possibile le fabbriche perchè si rischia una crisi economica senza precedenti. Dubito che il campionato si concluderà, bisogna fare un passo alla volta: per ora dobbiamo restare a casa ed essere disciplinati, poi quotidianamente vedremo gli sviluppi e decideremo di conseguenza cosa fare".
RIPRESA - "Tutto dipenderà dalla Serie D, ci sono tante idee al vaglio. Prendere decisioni in questo momento non è semplice, io spero di giocare una volta passata l'emergenza ma riuscire a stare nei tempi sarebbe un miracolo. Tutte le ipotesi fatte fino ad ora sono valide, ma si potrà analizzarle solo dopo aver superato l'emergenza Coronavirus".
PROGRAMMA AIAC - "Stavamo organizzando alcuni corsi d'aggiornamento tenuti da Gotti e Tesser, idea che abbiamo dovuto abbandonare definitivamente con l'inizio della quarantena. Erano in programma anche un incontro con il preparatore dei portieri della Triestina, Del Piccolo ed una giornata a Sassuolo per visionare il settore giovanile nerazzurro. Appena la situazione si sbloccherà vedremo il da farsi".