L'INTERVENTO - Gravina: ecco la Lega Pro che abbiamo in mente
"Una C elitè a 20 squadre con le migliori delle classifiche in corso. Le altre quaranta in due gironi semiprofessionistici". Si garantirebbe la gestione per tanti club in un momento cosi difficile: "Anche Ghirelli è favorevole"
Una Lega Pro Elite con 20 squadre e due gironi da 20 squadre in una serie semi-professionistica, una specie di ritorno alla C1 e alla C2 (stile anni 90), per ridare linfa vitale alla terza serie nazionale. E’ quanto ha ribadito nella giornata di oggi il presidente della Figc Gabriele Gravina (foto), ospite al programma 'L'imprenditore e gli altri' condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell'Università Niccolò Cusano su Radio Cusano Tv Italia. Tra i vari argomenti trattati è chiaro che l’attenzione è stata principalmente rivolta alla Serie C con una proposta precisa volta a rivoluzionare il mondo dei professionisti: “Conosco bene la Serie C benissimo: l’ho presieduta e uno avuto anche un club di Serie C per anni. Le difficoltà sono di sistema e dobbiamo cogliere l'occasione per fare una rivoluzione culturale, un nuovo approccio nell'ambito della gestione. Sulle proposte che ho avanzato ci stiamo anche confrontando. Bisogna tornare a un'eccellenza di Serie C di 20 squadre e poi 40 squadre in un'altra serie semi-professionistica. Per individuare le squadre che devono far parte di una C d'elite basta seguire la classifica, ci sono società che arrivano prima delle altre. Queste decisioni dipendono dalla Lega Pro, il presidente Ghirelli già conosce questa proposta ed è favorevole, ma dipende dalle società".
Ottimizzare i costi e rivoluzionare il profilo del calcio italiano: chiaro che un panorama simile andrebbe ad incidere numericamente anche sulla Serie D, con una diminuzione quasi fisiologica del numero dei gironi. Ci sono le condizioni e i tempi per mettere mano alla struttura dei campionati: pensare di tornare in campo quest’anno sta diventando quasi utopia.