QUALE FUTURO? - La Figc azzeri i costi di iscrizione
Rendere gratuita la partecipazione ai campionati dilettantistici e giovanili della stagione 2020-2021 aiuterebbe le società medio-piccole, destinate inevitabilmente a trovarsi in debito d'ossigeno per le ricadute a livello economico prodotte dall'epidemia del Coronavirus
Nel pieno della bufera provocata dal Coronavirus il mondo del calcio, congelata completamente l'attività agonistica, discute inevitabilmente di futuro. Un futuro decisamente a rischio sia per quel che riguarda i club professionistici (il taglio degli stipendioni dei pedatores potrà comunque evitare il collasso), sia per quel che concerne le tante medie e le tantissime piccole società dilettantistiche e pure.
Il presidente della Lnd, Sibilia, fa proprio l'allarme lanciato da chi ben conosce lo stato dell'arte e le sue dinamiche: rischiano di venir travolti dalla crisi economica il 30% dei club che formano la base del movimento.
Quella che manca, per ora, è una risposta che possa disinnescare la bomba o, almeno, rendere meno violento l'impatto esplosivo del Coronavirus sul pianeta calcio e, in particolare, su quello dilettantistico. Una possibile terapia potrebbe consistere nell'azzeramento delle spese di iscrizione ai campionati della stagione 2020-2021. La Figc (e la Lnd in primis) dovrebbe evitare di comportarsi in maniera notarile, ma agire con decisione e lungimiranza per evitare di perdere una fetta significativa del movimento. Ecco, allora, che bisognerebbe intaccare il tesoretto (quasi 100 milioni di euro, mica bruscolini) accumulato dalla Federcalcio e investire sulla sopravvivenza delle società, destinate inevitabilmente a trovarsi in debito d'ossigeno soprattutto per la caduta delle sponsorizzazioni e degli introiti da chiosco e dintorni.
Il rendere gratuita l'iscrizione ai campionati dilettantistici (dalla serie D alla Terza categoria) e giovanili per le società esistenti nella stagione 2020-2021 sarebbe un segnale concreto e forte della volontà di superare questa situazione straordinaria, provando con generosità a limitarne al massimo le ricadute negative.
Tocca alla Figc (e alla Lnd) mobilitarsi per aiutare le società e i tesserati trovando risorse aggiuntive, tagliando spese non indispensabili e anche, se necessario, indebitandosi.
Si fa un gran parlare (a ragione) dell'importanza sportiva, educativa e sociale del calcio dilettantistico e giovanile: è questa l'occasione per passare finalmente dalle parole ai fatti.