Guglielmo Zingone, presidente del Sant'Andrea San Vito, ha almeno un motivo di orgoglio (se si può usare questa definizione) in questo momento storico. “Davide Viola, uno dei perni della prima squadra, mi ha comunicato al telefono il fatto che hanno fatto una donazione per una associazione che si sta impegnando in una raccolta fondi per chi ne ha bisogno. Una cosa che conferma che abbiamo dei bravi ragazzi”.
A proposito dei campionati giovanili giovanili invece, i medici sportivi hanno consigliato di non riprendere i tornei under: “Provo a presumere, che la loro raccomandazione sia dovuta al maggiore stress dei più piccoli nel riprendere ad allenarsi e giocare in abbinamento all'ansia per la scuola, per quanto siano elastici. Non sono abituati sotto questo profilo come gli adulti, che rispondono meglio sotto-pressione. Non si riprenderà sicuramente a giocare a ridosso del 3 aprile. Fermo restando che reputo che ci sarà un ulteriore slittamento, ma facendo finta per un attimo che si riparta il 4 aprile con gli allenamenti, si dovrebbe fare almeno due settimane di preparazione per giocare quindi dal 17 aprile. Però a livello giovanile non avrebbe senso fare questo periodo di riattivazione per poi giocare solo due turni. Meglio lasciar stare. Per i campionati senior ci si può invece confrontare sulle formule per provare a concludere al caso il mancante oppure fermarsi del tutto come probabile”.

Intanto il “Santa” è in attesa da mesi che partano i lavori per il rifacimento del proprio sintetico di via Locchi, non utilizzato per le partite ufficiali in questo campionato e usufruibile in deroga solo per gli allenamenti: “Ne aspettavamo l'inizio, ma l'arrivo del virus ha fatto slittare a settembre l'intero programma della creazione della cittadella sportiva in zona – conclude il massimo dirigente bianoazzurro - e quindi questo riguarda pure il nostro terreno”.

Massimo Laudani