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Edizione provinciale di Udine


BASKET FEMMINILE - Conclusa la A2, arrivederci Delser

La Fip decide la chiusura ufficiale dei primi due campionati nazionali. La formazione udinese archivia cosi la sua stagione al decimo posto. Il presidente De Biase: “Giusto, il basket è sport di contatto, follia sperare di ripartire. Futuro da scrivere, entro il 30 giugno si deciderà. Ma tutti dovremo fare un passo indietro, privilegiando prima di tutto l’aspetto sociale…”

Lentamente, ma inesorabilmente, tutti ne stanno facendo una ragione. Anche il basket che, un tassello alla volta, sta procedendo alla cancellazione dei suoi campionati. E’ infatti di ieri la decisione della Fip di dichiarare concluse ufficialmente sia la serie A1 che la serie A2 femminile. Della “sentenza”, ad oltre 40 giorni abbondanti dall’ultima gara ufficiale (il match domestico con la capolista Moncalieri: era il 22 febbraio), prende atto pure la Libertas Basket School di Udine - targata Delser - che, con le sue 170 tesserate ed una presenza ormai consolidata all’interno del torneo di serie A2 (al momento dello stop Vicenzotti e socie abitavano al decimo posto), rappresenta la locomotiva della pallacanestro udinese.

“La cancellazione dei campionati era nell’aria e, con l’emergenza in corso, credo fosse la decisione migliore da prendere - osserva il presidente Leonardo De Biase - per uno sport di contatto come il nostro, poi, sarebbe stata una follia pensare di tornare in palestra. Adesso aspettiamo di vedere che cosa succederà, soprattutto in ambito economico".

Forse è prematuro parlarne, ma com’è il dialogo con il vostro prestigioso main sponsor?
“Appartenendo alla filiera alimentare, la Delser sta risentendo un po’ meno della crisi in atto e l’accordo originario sarebbe di proseguire insieme per un altro anno ancora. Quello che preoccupa sono i quattro mesi di mancata visibilità per gli altri partner economici, altrettanto importanti per la nostra esistenza".

Si paventa la sparizione di diverse realtà.
“Per noi la serie A2 conta, ma di più il settore giovanile con la sua importantissima funzione sociale. E se vogliamo che questo continui, le istituzioni dovranno venirci incontro. Prestando molta attenzione alle uscite, abbiamo attualmente una quota annuale di spese fisse attorno ai 100mila euro:  non potremo permetterci più di spenderne 35mila per l’affitto delle palestre…”.

Rapporti con le giocatrici della prima squadra?
“Tengo a precisare con orgoglio che siamo in linea con i pagamenti sino a tutto febbraio. Potranno verificarsi, ma spero di no, complicazioni di natura legale per il mese di marzo, quando ancora non conoscevamo il nostro destino, ma confido nel buon senso di tutti. In particolare dei procuratori...”.

Avanti sempre con coach Matassini?
“La nostra idea è quella di continuare un percorso comune. E penso che lui, anche in qualità di responsabile del settore giovanile, sia contento di rimanere: staremo però a vedere come si svilupperà la situazione".

Esiste già, in generale, una data spartiacque?
“Il 30 giugno. Entro quella scadenza dovremo conoscere il termine per l’eventuale iscrizione al campionato 2020/2021 e, speriamo, se potremo godere pure di qualche agevolazione da parte di Coni, Lega o Fip. Perché esiste il rischio, che non intendiamo ovviamente correre, di perdere i diritti sulle giocatrici…”.

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  Scritto da La Redazione il 04/04/2020
 

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