BONUS COLLABORATORI - Il governo emana le norme, ma tanto...
I pochi eletti collaboratori sportivi con tanto di contratto regolare possono inoltrare domanda in autonomia. Il bonus non è cumulabile con altro reddito percepito nel mese di marzo. In pratica vale solo per chi non ha altro lavoro
Scatta oggi pomeriggio alle 14 l’operazione bonus di 600 euro per i collaboratori sportivi. È una delle indennità prevista dal decreto legge “Cura Italia” e che offre un sostegno a quella fascia di lavoratori impegnati nel comparto senza essere dipendenti o iscritti alla gestione separata Inps con una partita Iva. L’appuntamento è sul sito www.sportesalute.eu, dove si aprirà la piattaforma. Il decreto prevede infatti che tocchi alla società nata dalla riforma del sistema sportivo predisporre sia l’istruttoria sa i meccanismi di erogazione.
COSA FARE
Dalle 14, sul sito della società, sarà possibile prendere nota del numero telefonico a cui inviare un sms con il proprio codice fiscale per prenotare la compilazione della domanda. In risposta all’sms arriverà un’indicazione con un codice per l’orario in cui accedere alla piattaforma, questo per evitare una congestione di traffico.
CHI PUÒ CHIEDERLO
Possono chiedere il bonus di 600 euro coloro che hanno un rapporto in essere al 23 febbraio e ancora pendente al 17 marzo con federazioni, discipline sportive associate, enti di promozione, società sportive dilettantistiche e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro del Coni. Il bonus non è cumulabile con altro reddito percepito nel mese di marzo e con il reddito di cittadinanza. Possono invece chiederlo i tutor impegnati nella scuola primaria.
DOCUMENTI
In attesa di formulare la domanda si può guadagnare tempo scaricando sul proprio computer, tablet o smartphone un documento di identità il contratto di collaborazione o lettera di incarico o prova dell’avvenuto pagamento della mensilità di febbraio 2020. Insieme con recapiti di posta elettronica, telefonici e con l’IBAN per l’accredito della somma.
EROGAZIONE
L’erogazione avverrà entro 30 giorni dalla presentazione della domanda. Varrà l’autocertificazione ma Sport e Salute incrocerà le informazioni con l’Agenzia delle entrate e l’Inps per evitare che il sussidio sia percepito anche da chi non ne ha diritto.
PRIORITÀ
Nel decreto attuativo si precisa che avranno la priorità coloro che hanno percepito meno di 10mila euro nell’ultimo anno (la cifra della collaborazione che è esentasse). Una scelta che ha fatto molto discutere. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora conta comunque di aumentare lo stanziamento iniziale di 50 milioni (che copre 83mila posizioni) portandola a 150 nel decreto "economico".
(Fonte: Gazzetta.it)