PROVINCIALI - Alessio: campionato inutile e da riformulare
Il tecnico del Treppo Grande Under 19 non vuole parlare di ripresa dei campionati: "Riprendere l'attuale stagione è improponibile. Non me la sento di mettere i miei ragazzi negli spogliatoi che sono stretti ed in cui non si potrebbero assolutamente rispettare le distanze di sicurezza"
Nel classico appuntamento con Friuligol Live abbiamo ascoltato le parole di Fabrizio Alessio, allenatore della formazione Juniores Provinciale del Treppo Grande. Il tecnico, alla prima stagione sulla panchina biancazzura, resta sulla sua posizione di non voler portare a termine il campionato per salvaguardare la salute dei propri ragazzi e fa una disamina sull'ambientamento del gruppo che, prima della sosta, stava trovando la tanto sospirata amalgama.
LA RIPRESA - "Abbiamo tempo per pensare e programmare la nostra eventuale ripartenza con calma e seguendo tutte le indicazioni del caso. A mio parere riprendere l'attuale stagione è improponibile: chiuderei tutto e ripartirei da zero a settembre se ce ne sarà la possibilità, compatibilmente alla riapertura delle scuole".
RIFORMA GIOVANILI - "Il campionato Juniores che abbiamo giocato, soprattutto nella formula attuale, non serve. Siamo in un girone di undici squadra in cui cinque sono del Pordenonese: per realtà come la nostra fare così tante trasferte da sessanta chilometri non è facile. Va trovata una soluzione anche per dare più visibilità, competitività e per far crescere al meglio dei calciatori per le prime squadre che è il vero obiettivo di queste categorie. Anche la Terza Categoria non è più come un tempo, ci sono due gironi raffazzonati con squadre costrette a percorrere cinquanta chilometri per giocare in trasferta, costrette quindi a coprire costi enormi per la categoria".
SECONDE SQUADRE - "Vorremmo avere delle seconde squadre dipendenti dalle prime: una sorta di campionato Primavera dilettantistico. Anche in questo caso ci vorrebbe una riforma e questa pausa forzata ci dà il tempo necessario per rivedere le categorie giovanili".
LA STAGIONE - "Abbiamo creato una squadra in prospettiva, giovane e senza fuoriquota, formata da qualche 2003 ed il resto solo 2002. Non è stato facile perchè i ragazzi provenivano dai campionati Allievi, abbiamo dovuto lavorare tanto all'inizio per assemblarli. Purtroppo proprio quando il gruppo sembrava amalgamarsi al meglio siamo stati bloccati dal coronavirus. Penso comunque che coglieremo i frutti di tutto questo lavoro il prossimo anno".
PROSPETTIVE - "Tutto dipende da quando partiremo. Qui a Treppo è cambiata la dirigenza per creare una nuova società forte. Ci siamo lasciati prospettando una mia riconferma, c'è da aspettare l'ufficialità ma non penso che ci saranno problemi".
QUARANTENA - "Mi sono reinventato imbianchino o giardiniere per far passare il tempo più velocemente. Spero di rientrare a lavoro dalla prossima settimana, la ditta in cui lavoro sta preparando una ripresa graduale, per quanto riguarda il calcio invece penso che non ci sia nemmeno da affrontare la discussione. Bisognerebbe chiudere i campionati per evitare fatti spiacevoli. Non me la sento di mettere i miei ragazzi negli spogliatoi che sono stretti ed in cui non si potrebbero assolutamente rispettare le distanze di sicurezza. Il calcio dovrebbe arrivare solo dopo la salute".