SERIE C - Jovic e Della Negra all'unisono: "Campionato ormai concluso"
I tecnici del Tarcento e dell'Udinese Futsal raccontano gli allenamenti casalinghi dei propri ragazzi ma sono convinti che l'emergenza Coronavirus non permetterà la ripresa di questa stagione
Aleksandar Jovic (Tarcento Futsal) – "Non essendo atleti professionisti qualche allenamento i nostri giocatori lo hanno fatto a casa, ma dopo un mese e messo di inattività è difficile possa riprendere il campionato, ma ogni decisione è demandata alla Figc. Come ripartire? Premesso che non è facile rimanere lontano dai nostri amati campi, vedo difficile poter ripartire. Servirebbero almeno 15-20 giorni di allenamento prima di iniziare a giocare. Preferirei terminasse qui, ma sarebbe giusto fare le promozioni, così da aver una squadra in più in serie B. Il Tarcento, da neo promosso, ha vissuto una stagione positiva, con una squadra formata da 5 under 21 e gli altri giocatori saliti con noi dalla serie D. Purtroppo la mancanza di giovani si fa sentire, ci sono poche squadre di settore giovanile. Il problema è anche dei ragazzi stessi che non amano prendersi l’impegno fisso e preferiscono giocare con gli amatori. Poi ci sono anche i problemi logistici legati alle palestre, non sempre adatte al calcio a cinque".
Luca Della Negra (Futsal Udinese) – "In questo periodo spero i miei giocatori riescano a fare qualche esercizio casalingo, auspico non solo a tavola. Credo però che la stagione sia ormai finita ed è un peccato perché sarebbe stato bello assistere al tour de force nella fase finale del campionato. Per proseguire dovremmo allenarci a dovere ma le tempistiche sono avverse e diverse. Credo il calcio sarà fra gli ultimi settori a ripartire. Come finirà? Non lo sappiamo ancora, però il Maniago ha dimostrato di essere la squadra più completa ma con 4 partite ancora da giocare, non sarebbe stato scontato che le potesse vincere tutte. Penso sia meglio congelare piuttosto che scontentare qualcuno.
Il bilancio del Futsal Udinese? E’ un’annata molto positiva, avevamo delle ambizioni, un buon progetto con alcuni giovani. Il merito di una buona stagione va condiviso fra giocatori e mister e ne sono soddisfatto. Purtroppo il problema è la difficoltà nel trovare i giovani di ricambio, quelli volti al sacrificio, al lavoro, al sudore per raggiungere un obiettivo. Forse mettere ancor prima l’obbligo dei giovani avrebbe migliorato la situazione, anche se ciò comporta un costo per le società. Oggigiorno è raro trovare ragazzi determinati, un tempo il Futsal Udinese ne aveva lanciati diversi, alcuni poi si sono persi cammin facendo".