Parola a Marco Rebonati, presidente del Martignacco che ci rivela un'importante novità nel futuro dell'assetto societario rossoblu oltre a discutere sull'argomento dominante di questi mesi, ossia la ripresa dei camponati.

QUARANTENA - "Noi sportivi viviamo in modo speciale il week-end indipendentemente che si parli di professionismo o dilettantismo. E' difficile abituarsi a questi ritmi, manca passare la domenica al chiosco con i ragazzi oltre al contatto con il nostro pubblico".

RIPRESA  - "Secondo me finchè non troveranno una cura o un vaccino non ci potranno essere garanzie sufficienti per gli atleti. Per me il calcio starà fermo per un bel po' di tempo: il calcio è gruppo, si vive negli spogliatoi quindi difficilmente si adatta ai criteri di sicurezza. Il calcio è l'ultimo dei pensieri. Guardando il mio girone vedo che siamo quattro squadre a lottare per la promozione e c'è molto rammarico, ma non si può assolutamente tornare a giocare. Non avrebbe senso tornare in campo con squadre penalizzate economicamente e psicologicamente".

STAGIONE - "Siamo partiti con alcune difficoltà ed il girone si è rivelato davvero difficile. Una volta amalgamati abbiamo iniziato a divertirci, soprattutto con i nostri tre attaccanti. Qui c'è una bella società con un ottimo settore giovanile quindi siamo fortunati".

FUTURO SOCIETARIO - "Terminato questo campionato, scadrà il mio mandato (4 anni) non mi ricandiderò. Subentrerà un ragazzo del paese che è entusiasta e gode della mia totale stima. Il Martignacco vuole fare il salto di qualità ed il gruppo verrà riconfermato in blocco".

AUSPICI - "Mi auguro che gli sponsor non abbandonino le società perchè sappiamo tutti che sono fondamentali, poi spero in una collaborazione sempre più proficua tra società ed infine dico che sarebbe ora di pensare ad una riforma dei campionati".