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Edizione provinciale di Udine


MASERATI - Come salvare i campionati, ma soprattutto le società

La proposta del dt del Flaibano: "Campionati da completare quando il Coronavirus sarà veramente sconfitto o sotto controllo, anche se necessario concludendo la stagione nel 2021. Il calcio non esiste senza pubblico, chioschi aperti, agonismo e contatti fisici e divertimento..."

Come se ne esce cercando di trovare una via d'uscita dall'angolo in cui il Coronavirus ha messo - oltre a tutto il resto, beninteso - anche il calcio regionale? 
Una possibile soluzione la mette a disposizione del movimento e del presidente Ermes Canciani il dt del Flaibano, Alessandro Maserati, nel tentativo di porre i vari tasselli del puzzle al posto giusto e di ottenere insomma la quadratura del cerchio, a partire naturalmente dalla fondamentale tutela della salute. 
Maserati, dunque: "Considero anch'io non possibile tornare in campo a breve. Anzi, dico di più: il calcio non può esistere senza il divertimento, il pubblico, il chiosco, l'agonismo e il contatto fisico... per cui si potrà riprendere a giocare solo quando avremo domato, sconfitto, posto sotto controllo il Coronavirus. Premesso ciò, ritengo che gli attuali campionati andrebbero non semplicemente rottamati, ma sospesi fino a quando non sarà possibile completarli: in questa maniera non ci sarà bisogno di nuove iscrizioni, di tesseramenti, di passaggi burocratici, né di proclamare promozioni o retrocessioni che sarebbero comunque discutibili e, in qualche caso, anche contestabili davanti a qualche giudice. Semplicemente, quando scatterà l'ora "x", quella della ripartenza, si riprenderà da dove il discorso sportivo era stato interrotto. Se ciò dovesse accadere diciamo entro il 2020, benissimo e il prossimo campionato si disputerà allora nella prima metà del 2021 con gare di sola andata, oppure ad esempio dividendo il girone di Eccellenza a 16 squadre in due gironi da 8. Se, invece, la ripartenza in condizioni serene e regolari, con i chioschi aperti e quant'altro, dovesse essere possibile il prossimo febbraio, marzo, vorrà dire che la stagione 2019-2020 diventerà la stagione 2019-2021". 
Sottolinea, il dirigente e talent scout, il principale obiettivo della proposta: "E' quello di tenere ancorate alla Figc e all'attività le società, società che altrimenti potrebbero dover o voler decidere di gettare la spugna, di chiudere. Invece, ripeto, fino al completamento dei campionati non ci sarebbe bisogno di fare nulla, i giocatori attualmente tesserati resterebbero tali e non ci sarebbero altri passaggi burocratici e costi da sostenere. Allora dico: è giustissimo decidere di non ritornare in campo a maggio, giugno o luglio, ma teniamo la stagione in sospeso e aspettiamo che si verifichino le condizioni per una vera ripartenza. L'importante è salvare le società, che si troveranno davanti a enormi difficoltà di natura economica, per non parlare poi delle ricadute psicologiche di tutta questa incredibile e amara vicenda".    

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  Scritto da La Redazione il 28/04/2020
 

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