CORMONESE - Skocaj: non annullare la stagione
Per il massimo dirigente della società grigiorossa è giusto premiare chi merita di esserlo. “Non riterrei sportivamente corretto dichiarare nulla la stagione”. Propone di continuare, quando si potrà in sicurezza, il campionato in corso e poi iniziare il successivo. “Ricordiamoci di tutto il settore giovanile fermo da tre mesi”
Freme per poter tornare sui campi gioco, sebbene in tutta sicurezza, il presidente della Cormonese Marco Skocaj, impegnato assieme alle altre realtà del paese per raggrupparle in una sorta di polisportiva. Non ha dubbi su come dovrebbero venir gestite le classifiche in caso fosse impossibile concludere il campionato sul campo.
SENZA FINE – “Quanto stiamo vivendo è una situazione particolare, anomala dove ognuno ha le proprie idee. Da parte mia iniziare un campionato nuovo o proseguire con questo, quando si potrà, non fa grande differenza dal punto di vista della sicurezza. Non vedo il motivo di annullare una stagione con 22 partite giocate su 30. Opterei per completare prima questa. Poi ci son diversi aspetti da considerare, da quelli organizzativi, alle manifestazioni delle rappresentative, ai calendari, tanto per citarni alcuni”.
SOLUZIONI – “Vedrei giusto congelare le attuali classifiche e premiare chi merita di essere premiato, altrimenti non ha senso. Mi immedesimo nel presidente della Triestina Victory (capolista indiscussa del girone D di Seconda categoria, ndr) e vedermi annullare il campionato. Non lo riterrei sportivamente corretto, tutti i sacrifici fatti fino a febbraio verrebbero gettati al vento. Non possiamo premiare un terzo non disputato rispetto a due terzi di campionato giocati regolarmente. Tutto questo senza interessi da parte nostra, siamo fuori dai giochi”.
PROSPETTIVE – La priorità è la sicurezza. Quindi proporrei di completare questa stagione e poi, in base a delle valutazioni, potremmo partire con la nuova. C’è comunque molto fermento tra le varie associazioni con varie riunioni tramite Skype per cercare di riunire le diverse attività sotto un unico cappello, una polisportiva. In questo periodo storico potrebbe essere la chiave di volta per ripartire con una proposta di qualità per le famiglie, i ragazzi. Si parla troppo di prime squadre ma c’è tutto il movimento delle giovanili fermo da tre mesi. Quando riprenderanno dovremo insegnarli a ... camminare”.
DUBBI – Ero in campo con un paio di dirigenti a fare qualche lavoretto e ci domandavamo quanto effettivamente possa esser difficile fare esercizi all’aperto in sicurezza con i ragazzini. Mi è sorto qualche dubbio, seppur nel rispetto delle regole. Non vedrei problemi se i ragazzi, dopo l’attività andassero direttamente a casa a farsi la doccia. Dobbiamo far di tutto per tornare se non alla normalità, almeno a qualcosa che gli assomigli, altrimenti più il tempo passa e più difficile sarà risollevarsi. Speriamo di aver fiducia in chi ci governa”.
TORNEO BIGOT – “Per un ventina d’anni ero negli amatori con il Leon Bianco e so cosa significa per Cormons questa manifestazione. Per i cormonesi è “Il Torneo” e mancherà sicuramente. Cercheremo di organizzare un’alternativa appena le condizioni ce lo permetteranno”.