SERIE C - Manzano, rebus futuro e Coppa in bacheca
Il ds dei seggiolai Marinucci non aveva ancora riposto le speranze di giocarsi il titolo regionale. La Coppa? “Abbiamo sfruttato il fattore campo, anche quello dei nostri tifosi”. Sponsor confermati per la prossima stagione e obiettivo giovani: “Stiamo lavorando su un progetto con basi solide per un salto di categoria"
Sono passati oramai più di 2 mesi dall'ultima uscita ufficiale del Manzano 1988, datata 4 marzo è infatti la vittoria in trasferta sul green della Clark Udine per 6-7, con la società gialloblù ancora in attesa che la Lnd "stacchi la spina" a questa tormentata stagione. Ad onor del vero, come ci conferma il ds Marinucci, il club da circa un mese ha già dato per scontato che la stagione vada considerata conclusa. "Effettivamente è proprio così, ci siamo subito resi conto che non c'era la possibilità di riprendere i campionati visti i protocolli sanitari da seguire, con i quali mettevano in difficoltà anche i club di serie A di calcio, figurarsi quelli dilettantistici. Abbiamo pertanto comunicato ai nostri tesserati che la stagione poteva dirsi terminata".
Si fanno varie ipotesi su come la Lnd chiuderà la stagione: rimanete sempre sulla vostra posizione, ovvero l'annullamento del campionato?
“Essendo una situazione straordinaria e non normata dalle Noif, qualsiasi decisione prenderà la Figc-Lnd lascerà sicuramente qualche scontento. Resto del parere che la soluzione dell'annullamento della stagione è la più praticabile dal punto di vista prettamente sportivo, dando comunque un riscontro, sotto forma di punteggio nella graduatoria dei ripescaggi, alle squadre prime in classifica al momento”.
Senza Covid 19 secondo Marinucci come sarebbe finita la stagione in C regionale?
“Sinceramente al momento dello stop il Maniago e la Futsal Udinese avevano una marcia in più sia atletica che mentale rispetto a noi; dalla nostra avevamo secondo me un calendario appetibile e con lo scontro diretto in vista tra le prime due, che avrebbe potuto accorciare la classifica, qualche chance ce l'avevamo ancora, fermo restando il fatto che il calcio non è mai una scienza esatta, quel 10% di possibilità volevamo giocarcela fino all'ultimo secondo”.
Tempo di bilanci: da favoriti, al terzo posto a 4 turni dalla fine, cosa non ha funzionato? Anche se ad inizio stagione aveva detto che l'obiettivo era la coppa Italia. Scaramanzia oppure...
“Premesso che i ragazzi giocano, nel vero senso della parola, per la maglia gialloblù. Conoscendoli bene da parecchi anni, nutrivo dei dubbi sulla tenuta della pressione psicologica del ruolo di favorita che dovevamo recitare. La differenza tra una squadra forte ed una vincente sta spesso nella personalità che purtroppo ci è ancora una volta mancata. Ci siamo innervositi fin dalle prime gare dandoci la zappa sui piedi, sprecando energie fisiche e mentali e alla distanza hanno pesato inesorabilmente”.
Invece in coppa Italia, che resta l'unico trofeo sinora assegnato, è andata diversamente.
“Si perchè la coppa Italia si gioca in avvio di stagione ed è una manifestazione breve, dura un mese e mezzo, ed eravamo più freschi. Abbiamo sfruttato a dovere il fattore campo, in casa la squadra ha sempre dato qualcosa in più, sarà il parquet amico, saranno i nostri tifosi, alla fine abbiamo messo meritatamente in bacheca la quarta coccarda tricolore”.
Come vede la prossima stagione?
“Sicuramente è ancora un rebus, speriamo d'iniziare a giocare ad ottobre, sarà un anno zero con parecchie difficoltà economiche per tutti. Fortunatamente i nostri sponsor principali ci hanno già rinnovato la fiducia e possiamo guardare con un cauto ottimismo al prossimo campionato”.
Novità di mercato?
“Nei prossimi giorni c'incontreremo con lo staff tecnico per fare il punto sulla situazione. L'unica anticipazione che posso fare al momento è che ci stiamo muovendo a livello giovanile: abbiamo la ferma intenzione di partecipare al campionato under 19 nazionale. Al momento abbiamo già alcuni calciatori in “roster”, ma la rosa deve essere ampliata. Sono convito che alla fine ce la faremo”.
Come vincenti della coppa Italia regionale avreste anche la possibilità di chiedere un ripescaggio in serie B...
“Abbiamo brutte esperienze di ripescaggi fatti in passato, credo che il verdetto del campo sia sempre da rispettare, cercheremo di fare un buon campionato di C e lavorare su un progetto che stiamo portando avanti con un club di calcio a 11 per porre fondamenta solide per un futuro salto di categoria”.