LUTTO - Il calcio goriziano piange Aldo Nardin
Partendo dalla Juventina conquistò due promozioni con Arezzo in serie B e Ternana in A. Con gli aretini riuscì a mantenere inviolata la porta per le prime 7 gare. Segnò un unico gol su rinvio da fondo campo al collega dell’Imperia
Scomparso a 72 anni il portiere goriziano Aldo Nardin che iniziò la sua carriera fra i pali a 14 anni alla Juventina, per poi passare in serie C all’Arezzo dove esordì in prima squadra nella stagione 1967/68 sotto la guida dell’allenatore Omero Tognon, giocando 11 partite. L’anno successivo fece soltanto tre presenze ma gli amaranto salirono in serie B e fu un esordio importante per Nardin. Riuscì a mantenere inviolata al propria porta per le prime 7 gare, fin quando una punizione indiretta a Mantova, concessa per una sua infrazione in prolungato possesso palla, mise fine all’imbattibilità durata esattamente 767 minuti.
Dopo due stagioni l’ascesa in serie A è con il Varese ed esordì il 3 ottobre del ’71. Al termine del campionato il Varese retrocedette ma Nardin rimase in serie A trasferendosi a Napoli a fare la riserva di Carmignani e giocando una sola partita, con la Ternana, società per la quale si accasò in B l’anno successivo e fu successivamente promossa in serie A, dove però rimase solo quella stagione e anche per Nardin fu l’ultima gara nella massima serie.
Tornò infatti nei cadetti con la stessa Ternana, poi Lecce e Lazio, per chiudere la carriera a Civitavecchia in C2. Qui si tolse la soddisfazione di segnare l’unica rete della carriera, con un rinvio da fondo campo beffando il portiere avversario dell’Imperia.
Nel 1970 debuttò con la Nazionale Under 21 con l’amichevole Svizzera – Italia e fu convocato nella successiva gara fra Italia e Bulgaria.
Appesi guantoni Nardin allenò prima il Sansepolcro e poi il Foiano, per poi dedicarsi al ruolo di preparatore dei portieri