AIA GRADISCA - L'arbitro Aureliano impartisce lezione d'umiltà
Il fischietto bolognese della Can B è intervenuto in video conferenza alla riunione tecnica fra gli associati della sezione isontina. “Dagli errori s’impara e sta nel singolo far tesoro e rialzarsi”. Imparare a cadere è il punto focale per i fischietti
Un’allargata videoconferenza fra gli associati della sezione Aia di Gradisca d’Isonzo, ma non solo, e l’arbitro della Can B, il bolognese Gianluca Aureliano, ha tenuto incollati al monitor i tanti fischietti nostrani con l’intento di fargli pervenire alcuni concetti base, a partire dalle paure ed incertezze che attanagliano chi va in campo, qualunque sia la categoria da dirigere. Aureliano, con il bagaglio di oltre un centinaio di gare fra i cadetti ad alcune nella massima serie, lo ha fatto spiegando con estrema facilità, andando a toccare i tasti più delicati. Il concetto di Aureliano si basa che “Gli arbitri vorrebbero essere sicuri di sè stessi ed invece bisogna aiutarli ad essere sicuri si sé stessi, partendo nell’accettare ciò che sono e non caricandoli di “io” immaginari ed irraggiungibili. Il sovraccarico o la sottovalutazione – ha proseguito il direttore di gara – può portare a sconfitte o peggio a crolli”. E continua affermando che “la vittoria più bella non sarà mai forte quanto la peggiore delle sconfitte”.
E’ naturale che dagli errori si impari e sta nella singola persona, nel singolo arbitro capire, far tesoro della delusione e rialzarsi. “Impariamo a cadere” è il punto focale dell’intervento di Aureliano e lo ha dimostrato con alcuni episodi negativi e positivi attraverso la visione di video relativi a sue direzioni. Un plauso da tutti, dal presidente di sezione Luigi Franzò e dall’ex arbitro internazionale Paolo Toselli, collegato anch’egli, che hanno definito l’incontro “una profonda lezione d’umiltà”.