E’ già passato un anno. Eppure il ricordo di chi l’ha vissuta di persona, quella splendida avventura oltreoceano, è ancora vivissimo. E commuove un po’. Il 14 luglio 2019, infatti, la selezione regionale Under 17 alzava al cielo di Toronto il trofeo assegnato ai vincitori dell’ “International Soccer Cup”. Mai nessuna formazione italiana era riuscita nell’impresa, nemmeno la magna Juventus, due volte beffata in finale. E invece, senza perdere una sola gara, i ragazzi del presidente Ernes Canciani - impareggiabile ambasciatore del balon nostrano - guidati a bordo campo da Marco Pisano e Alessandro Tormena, arrivarono fino in fondo, rientrando con l’ambita coppa nella stiva.

IL CAMMINO. Si comincia (e si finirà) affrontando il Woodbridge: gara tosta e combattuta, che termina in parità: 2 - 2. Segnano Capellari e Dimroci. Decisamente più agevole il secondo ostacolo: il New Brunswick finisce infatti rullato 6 - 1. Sul tabellino i nomi di: Colonna Romano, Dimroci (doppiette per entrambi) Vidotti e Delle Case. E non c’è “trippa” nemmeno per il Whitby, superato 4 - 1 con le reti di: Del Ben, Delle Case (rigore) e di un doppio Tomat. La vera finale è la…semifinale, avversario il Toronto Fc, unanimemente indicata come la favorita numero uno. I tempi regolamentari si chiudono in equilibrio: non basta la zampata iniziale di Colonna Romano, l’1 - 1 rende necessari i rigori. Infallibili tutti i nostri - Capellari, Dimroci, Torresan, Calliku e Delle Case nell’ordine - il portiere Ronco completa l’opera neutralizzando per due volte (l’arbitro fa infatti ripetere il tiro…) la terza opzione avversaria. L’atto conclusivo è combattutissimo: Woodbrige in vantaggio dopo 19 minuti, con i nostri a boccheggiare. Ci pensa, però, Capellari: il neo manzanese trasforma dapprima (sul finire del primo tempo) una punizione dal limite e poi (ad inizio ripresa) impatta di testa il cross al bacio di uno spumeggiante Palmegiano. Il resto è battaglia pura ma, al fischio finale, c’è tutto il tempo di festeggiare.

I PROTAGONISTI. Fuori dal campo, i due mister Pisano e Tormena, il responsabile organizzativo Chiarvesio, il team manager Zanutel, il massaggiatore Fiorelli, il dottor Silverii. In campo: i portieri Cover, Gasparotto e Ronco. I difensori: Bronzin, Cignola, Santosuosso, De Lindegg, Dimroci, Facchin. I centrocampisti: Barboni, Capellari, Del Ben, Palmegiano, Torresan. Gli attaccanti: Calliku, Colonna Romano, Delle Case, Langella, Tomat, Vidotti.

FUORI CAMPO. Accolta con grande simpatia e affetto da tutte le comunità (compreso il locale Ferrari club), la delegazione friulana - che ha avuto in Fabio Molinari e nella sorella Cristina due preziosi  e costanti supporti - si è ben comportata anche a…tavola, dove la resistenza di Canciani e seguaci è stata messa dura prova dalla tentazioni culinarie proposte dai vari chef. Un “supplizio” al quale è stato impossibile sottrarsi. Memorabile pure la visita alle cascate del Niagara, l’ascesa alla Cn Tower e, per i più fortunati, l’incursione alla “Scotia Bank Arena”, casa dei Raptors inattesi campioni Nba. Un anno è passato, il ricordo rimane.

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