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Edizione provinciale di Udine


SERIE A - Mertens sfida Lasagna

Vigilia di Napoli-Udinese

Il ritorno al calcio giocato ha regalato subito emozioni in Italia. Benché sembrasse destinato a una stagione in chiaroscuro, il Napoli ha vinto la Coppa Italia battendo ai rigori la Juventus dell’ex Maurizio Sarri. Un successo importante per Gennaro Gattuso, messo alla prova dal mondo del pallone e dalla vita negli ultimi tempi. Gli azzurri hanno messo diverse partite nelle gambe, dimostrando così una buona forma fisica anche in campionato, ottenendo due successi di fila prima dell’arresto contro l’Atalanta. Sul prato dell’Olimpico, ancora prima di sollevare la coppa, Aurelio De Laurentiis aveva chiesto ai suoi giocatori il massimo impegno per cercare di scavalcare gli orobici e ottenere l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions League. Impresa ardua sin dall’inizio: non solo perché la “Dea” vanta il miglior attacco del campionato, ma perché ha continuato a macinare vittorie anche alla ripresa del campionato, come se non avesse minimamente risentito della lunga inattività. Il Napoli non ha più molto da chiedere al campionato e la prima annata di Gennaro Gattuso sarà considerata senz’altro positiva.

Discorso diverso per l’Udinese, che aveva iniziato la stagione sotto la guida di Igor Tudor, per poi passare in mano all’allenatore in seconda Luca Gotti, collaboratore tecnico di Maurizio Sarri al Chelsea vincitore dell’Europa League. Per 6 mesi i friulani sono rimasti a secco di vittorie prima di strapazzare la Roma all’Olimpico in una calda serata di inizio luglio. L’obiettivo dei bianconeri non può che essere la salvezza. I tempi di Di Natale e Quagliarella, due partenopei doc che spesso e volentieri hanno violato proprio la porta del Napoli, ormai sono andati. Al contempo, la miniera dei Pozzo sembra essersi esaurita. Da diverso tempo, infatti, l’Udinese non riesce più a sfornare quei gioiellini come Sanchez, Muriel e Inler utili per riempire sia il cuore dei tifosi sia le casse della società. Ad ogni buon conto, in questo momento della stagione l’Udinese rappresenta un avversario di degno rispetto per il Napoli, che sta facendo ruotare i propri giocatori per concedere a tutti un po’ di spazio, oltre che una vetrina in vista della prossima sessione di mercato.

La partita tra Napoli e Udinese, in programma domenica 19 luglio allo stadio San Paolo alle 19:30, vedrà dunque di fronte due formazioni già proiettate al prossimo campionato, con la differenza che gli ospiti devono ancora sincerarsi di arrivarci. Dopo la tanto criticata gestione di Carlo Ancelotti, il cambio di allenatore ha risolto buona parte dei problemi in casa Napoli, ma non si può dire altrettanto per l’Udinese. I valori a disposizione sono chiaramente diversi.

Gli azzurri possono contare su una batteria di attaccanti tra le più folte in Europa, mentre i friulani vedono in Lasagna il loro miglior esponente offensivo. Considerando il turnover dovuto anche al tour de force, ad oggi è difficile prevedere se il centravanti del Napoli sarà Dries Mertens, fresco di record di goal nella storia del club. Gennaro Gattuso ha una discreta considerazione di Milik, che però potrebbe lasciare la città del Vesuvio nelle prossime settimane. A prescindere da chi scenderà in campo, però, sulla carta il Napoli partirà naturalmente avvantaggiato.

L’ultima volta che l’Udinese ha espugnato il San Paolo correva l’anno 2011: ad andare a segno furono Inler, che pochi mesi più tardi avrebbe vestito di azzurro, e l’ex German Denis. Negli ultimi 7 precedenti in campionato, però, si contano 6 vittorie del Napoli e un pareggio. Che i bianconeri possano ripetere la grande prova di Roma? Di certo tra le scommesse di oggi le quote di Napoli-Udinese risultano tra le più interessanti, almeno per quanto riguarda la Serie A. La stagione sta per volgere al termine, ma sono proprio le squadre meno blasonate ad avere maggiori opportunità di stupire e regalare spettacolo in queste ultime partite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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  Scritto da La Redazione il 16/07/2020
 

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