IL MISTER - Bertossi: "All'Ufm l'amore non è mai sbocciato"
A distanza di dieci mesi dalle sue dimissioni con il club del presidente Lugli, il tecnico vuol precisare le motivazioni di quella decisione. Nel suo futuro c’è sempre spazio per nuove avventure in panchina e intanto si coccola il patentino di osservatore
Non molto tempo fa quella della riforma del calcio dilettanti di mister Massimiliano Bertossi poteva essere una provocazione per far muovere qualcosa nei piani alti della Federazione. Ma è stata veramente solo una provocazione? Ecco cosa ne pensa il diretto interessato, che poi spazia su altri attuali temi scottanti.
LANCIO DEL SASSO – “Chiaramente quella era ed ha voluto essere una provocazione che qualcuno onestamente ha anche apprezzato, mentre altri mi hanno preso amichevolmente in giro. Rimango convinto di una cosa: il calcio dilettante va riformato prima che sparisca. Con tutto il tempo che c'era a disposizione, adesso con questa pandemia qualcosa si doveva pensare e fare, visto che, secondo me, non si riparte a breve”.
PROTOCOLLO E RIPARTENZA – “Come dicevo non sono convinto che con il protocollo attuale i dilettanti e le giovanili possano ripartire a breve. Dal mio punto di vista è quasi impossibile, evidentemente chi scrive i protocolli non conosce a fondo il mondo dilettantistico. Poi se per ripartire questo ci vuole, allora bisognerà, e non saprei come, adeguarsi”.
DIMISSIONI – “Non è la prima volta che mi viene chiesto se le mie dimissioni dall’Ufm siano state legate ai miei noti problemi fisici alla schiena. Certo che dopo 13 interventi qualche dolorino rimane. però assolutamente non ho lasciato l'incarico per la schiena. Nonostante l'annata precedente finita in gloria, quando sono subentrato, la squadra aveva 3 punti e tutti ci davano per spacciati, siamo riusciti ad arrivare ad un passo dei play-off con un girone di ritorno alla grande, però nonostante questo, l'amore con l'ambiente non è mai sbocciato. Non sentivo la fiducia nei miei confronti e per questo ho deciso di farmi da parete. Ecco il vero motivo delle mie dimissioni”.
FUTURO – “Se ci saranno le condizioni per allenare, certamente lo farò. Quest'anno ho avuto un paio di richieste che però ho declinato in quanto mi sento un po’ deluso dell'ambiente e devo ritrovare gli stimoli giusti per ripartire con un progetto serio. Devo trovare di nuovo la voglia di divertirmi e di far divertire. Se manca questo è giusto prendersi un momento di pausa”,
PATENTINO DI OSSERVATORE – “Quello è una cosa che ho fatto e mi ha dato ulteriore bagaglio calcistico. Intanto sono entrato nell'albo dei Osservatori calcistici, poi vedremo. Ultimamente ho avuto contatti con qualche agente lombardo, valuterò il da farsi ma nel frattempo devo ricaricare le pile”.
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